Ospedale Regina Margherita, viaggio nel degrado

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L'entrata del Regina Margherita

Entrare nell'ex Ospedale Regina Margherita significa compiere un viaggio nel degrado e nell'incuria più assoluti. A dispetto delle recenti dichiarazioni trionfanti dei dirigenti sulla stampa, le foto che pubblichiamo dimostrano esattamente il contrario. 

A rendere ancora più agghiacciante la situazione è il fatto che le immagini riguardo una piccolissima porzione del vecchio nosocomio di viale della Libertà, poco meno di 50 metri quadri, ora trasformato in sede per gli uffici dell'Ausl 5 ed in Presidio Territoriale per l'emergenza. 

Ad aumentare il disagio degli utenti, è la consapevolezza che c'è una grande differenza tra le stanze di dirigenti, ed impiegati e i luoghi dove invece sostano i cittadini. 

Le prime sono almeno decenti, ma il resto è lasciato nel più assoluto degrado. Le ragnatele sembrano vecchie di anni, i pavimenti non si ricordano più quando è stata l'ultima volta che sono stati spazzati e lavati e per chi aspetta ci sono solo sedie rotte e scompagnate o gli scheletri arrugginiti dei supporti che una volta le sorreggevano. Per non parlare delle prese di corrente scoperte e abbandonate a se stesse in barba alla 626, la legge per la sicurezza negli uffici pubblici, dei muri interni danneggiati, dei mobili accatastati davanti alle porte e dei contenitori per i rifiuti speciali abbandonati nei corridoi, che qualcuno un po' distratto può catalogare come normali cestini per i rifiuti. 

“Quando sono venuto qui la settimana scorsa -racconta il signor L.- ho notato la sporcizia del pavimento ed in particolare un ciuffo di polvere bene in evidenza. Sono tornato dopo 7 giorni e quasi rassegnato ho notato che lo stesso ciuffo era esattamente dove l'avevo lasciato. Questo significa che anche se pure le mie tasse contribuiscono a pagare questa struttura, chi come me viene qui per ritirare dei certificati o espletare una pratica è costretto a stare nel sudiciume più totale”. 

A colpire chi come il signor L. giovedì scorso era al Margherita è stato soprattutto il comportamento del personale delle pulizie. Nonostante la sporcizia imperante ed evidente, uno degli addetti è passato accanto a chi era in attesa di entrare negli uffici e senza battere ciglio ha preso l'ascensore, lasciando dietro di sé una scia di cicche, polvere e cartacce.

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