Occupazioni, le pesanti accuse degli studenti a Crocetta

conferenza istituto basile
L'istituto Basile

Colori, striscioni affissi fuori dalle scuole, cori, musica, urla, bellezza. Ecco cosa sta contraddistinguendo in realtà la proteste degli istituti messinesi che il 3 dicembre sono entrati ufficialmente in occupazione.

Si tratta del liceo classico Maurolico, del liceo Seguenza, dell'istituto Basile, dell'istituto tecnico commerciale Jaci, del liceo Bisazza, dell'istituto nautico Caio Duilio e il liceo Liceo Lucio Piccolo di Capo d'Orlando. Proteste anche al Marconi-Majorana e al Verona Trento, ufficialmente in autogestione da una settimana. E non saranno né i primi né gli ultimi.

Non le solite rivendicazioni, ma una presa di posizione netta contro un governo regionale sordo. Lo stesso presidente della Regione Sicilia si è assentato al termine della manifestazione pomeridiana del 2 dicembre svoltasi in piazza Duomo, dove gli studenti, assieme ad Antonio Ingroia, supervisore giuridico, avevano espresso il desiderio di presentare al governo regionale i titoli della Costituzione degli Studenti siciliani.

Un'assenza che ha fatto scaturire l'indignazione decisa da parte delle scuole che hanno deciso di intraprendere una strada di protesta più dura, più incisiva. E intanto, nelle occupazioni, oltre a lavorare ai dodici principi fondamentali della legge, che partirà dal basso e sarà stilata da tutti gli studenti nelle varie aule autogestite, si parla di cultura alternativa, quella con la “C” maiuscola.

Decine di conferenze stanno prendendo vita all'interno dei vari istituti. Conferenze incentrate su tematiche scottanti, quali la trattativa stato-mafia, l'austerity, l'azione politica di Nelson Mandela, la storia della Sicilia. Ma si parla di prevenzione, di metodi contraccettivi e di medicina alternativa. Anche i ragazzi del progetto culturale Free Weed stanno tenendo varie conferenze per gli istituti. Parecchi incontri incentrati sulla figura di Peppino Impastato e sulla lotta sociale incondizionata. Il presidente dell'associazione Peppino Impastato Sonny Foschino ha totalmente tralasciato ogni tipo di impegno personale e associativo a causa degli svariati inviti che ha ricevuto e continua a ricevere giornalmente per tenere delle conferenze nelle scuole. La maratona è iniziata proprio mercoledì al Maurolico, liceo caro al presidente dell'associazione Impastato, dove duecentocinquanta ragazzi lo hanno accolto tra abbracci e urla.

Conferenza Liceo Maurolico
Il liceo Maurolico

Una conferenza incentrata sulle azioni concrete di ogni libero cittadino nella lotta contro l'omertà, la prepotenza, la viltà. Si è parlato, ovviamente, anche della legge regionale nascente dedicata agli studenti siciliani e a Peppino Impastato. Nel pomeriggio lo stesso evento si è ripetuto presso l'istituto superiore Bisazza. Giovedì 5 è stata la volta dell'istituto artistico Basile che, dopo la proiezione del film “I cento passi”, ha accolto i giovani dell'associazione Peppino Impastato, tra cui Alessandro Carcione e Giuseppe Ricciardo, con un ballo caratteristico che ha aperto la conferenza.

Foschino, presa la parola, ha dichiarato: “Non avevo mai ricevuto un'accoglienza di questo stampo. Se volete farmi piacere, dovete rifarlo adesso.” Ed è cosi che i giovani, festanti, hanno raggiunto nuovamente il centro della sala ballando in memoria di Peppino Impastato. Al termine dell'incontro, accompagnato da un enorme assenso, i giovani hanno invitato Foschino a fermarsi per il pranzo che ha prontamente risposto: “Io sono uno di voi!”.

Nel pomeriggio al Liceo Scientifico Bisazza i portavoce del Movimento Studentesco Aut Pasquale Andrea Calapso ed Emanuele Paleologo, su richiesta del terzo portavoce  Claudio Libro, rappresentante della Consulta del Liceo, hanno tenuto una conferenza generale su Aut, sul suo modus operandi, sulle battaglie che porta avanti e sulle aspre critiche che scaglia contro l'attuale società italiana e regionale, contro la sua classe dirigente politica ed economica.

Hanno partecipato anche altri due ragazzi del Movimento, Riccardo Sindona e Stefano Rizzotti, entrambi del Liceo Scientifico Seguenza. Subito dopo le esperienze pratiche delle occupazioni delle scuole del centro, i ragazzi del Movimento Aut si sono concentrati su tematiche ben più ampie e generali: l'intervento iniziale di Pasquale Andrea Calapso mirava ad analizzare la causa del fenomeno mafioso fin dalla radice e la conclusione alla quale si è giunti è che esso è figlio delle disparità economiche causate dalla società capitalista, particolarmente nel Meridione, e nella mancanza di cultura.

Emanuele Paleologo, invece, ha incentrato il suo intervento sulle attività autogestite che il liceo di cui è rappresentante d'Istituto sta svolgendo in questi primi giorni di occupazione: anche al Maurolico, considerata una scuola borghese, gli studenti si stanno svegliando, hanno voglia di capire quali sono i reali problemi della nostra società. Occasione che ribadisce l'importanza dell'attivismo, della lotta ma soprattutto della cultura, dello studio personale come unico strumento per conoscere a fondo la realtà e per riuscire a cambiarla.

Nel contempo al Seguenza, un'altra conferenza tenuta da Foschino, incentrata sulla libertà di pensiero, parola ed espressione come diritto sacro e inviolabile sancito dalla Costituzione. Si sono trattate tematiche scottanti, come il mondo universitario messinese ritenuto “marcio e deviato”. Oggi l'associazione Peppino Impastato, con Antonio Parlato e Giuseppe Scaffidi in testa, si è presentata per un'intensa conferenza all'istituto tecnico commerciale Jaci di Messina dove una palestra gremita ha accolto l'arrivo dei giovani attivisti.

Istituto Jaci1
L'istituto Jaci

Un istituto del centro della città abbandonato a se stesso, resta solo la bellezza dei giovani che si ritrovano a frequentare le lezioni in un ambiente fatiscente e inagibile in alcune sue parti. “Crocetta deve venire qui a capire come sono ridotti alcuni istituti messinesi”.

E intanto, fa sapere Luigi Genovese, domenica mattina si svolgerà un tecnico tra tutti i responsabili delle varie occupazioni per concordare, per la prima volta nella storia, una strategia comune da seguire per il raggiungimento degli obiettivi affinché si possa passare dall'idea alle azioni.

“La legge regionale è un obiettivo comune, così come la presenza del presidente qui a Messina. Non intendiamo sedare la protesta fin quando non ci verrà ad ascoltare. Stiamo preparando un documento comune da indirizzare alla sua cortese attenzione”. Una protesta che sta unendo le scuole della città e della provincia con obiettivi comuni importanti. Un momento in cui il confronto diventa l'arma vincente.

E sulle voci che ruotano attorno all'operazione antidroga svolta dalla polizia davanti al liceo Seguenza, i ragazzi hanno dichiarato: “Siamo noi ad aver segnalato l'accaduto. Siamo noi che abbiamo denunciato alle forze dell'ordine il tentativo di intrusione. Senza paura. Stavano commettendo un atto illecito e andavano denunciati immediatamente. La legalità la i maiuscola inizia a fare dalle piccole cose”. I giovani hanno ricevuto molta ammirazione e solidarietà da parte di tutte le altre scuole occupate e non, e tanti messaggi su facebook. Tantissimi gli incontri programmati nei vari istituti su tematiche di ogni genere. Dall'edilizia scolastica, al terremoto messinese, per passare a ore di studio con personale competente su cardiologia, contraccezione e prevenzione.

Ma si è parlato di arte, fotografia, con il supporto di illustri personaggi del panorama messinesi tra cui medici, artisti, specialisti. Più scuola di far scuola. Metodi di apprendimento alternativi e laboratori autogestiti dove si discutono gli articoli della costituzione degli studenti siciliani, una sfida che ormai sta nel cuore di tanti, di molti. E la protesta studentesca messinese continua; coscienze che si svegliano, voglia di fare, di cultura alternativa: voglia di diventare protagonisti. Una rivoluzione annunciata. Una rivoluzione iniziata.

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