No dell’UDU al PalaGiustizia 2 alla Casa dello Studente

Casa dello Studente
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Che fine ha fatto la Casa dello Studente di via Cesare Battisti? A chiederlo è l'UDU, l'Unione degli Universitari, che boccia senza appello l'ipotesi del Consiglio comunale di trasformare la struttura in un secondo Palazzo di Giustizia.

“Dichiarata inagibile dopo il tragico terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009 perché non più idonea rispetto alla normativa antisismica -spiegano i portavoce dell'UDU- la Casa dello Studente è adesso pronta.

Il 6 febbraio scadrà il temine relativo alla gara d'appalto per la messa in sicurezza dell'edificio e si avrà l'assegnazione dei lavori che dovranno essere conclusi entro un anno dall'inizio degli stessi.

Paradossalmente, a poco tempo dalla riapertura, si è resa manifesta la volontà di conversione dello stabile a sede satellite del Palazzo di Giustizia di Messina, i cui spazi sono da tempo insufficienti, con grave spesa annua per gli affitti che il Comune deve sostenere”.

Al posto della Casa dello Studente l'ERSU (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) potrebbe contare o sull'ex ospedale Regina Margherita o sull'ex hotel Riviera. In entrambi i casi si tratta di strutture notevolmente degradate e da ristrutturare.

“Diciamo no a queste ipotesi -spiegano i portavoce- perché vogliamo innanzitutto pensare non soltanto agli studenti assegnatari di posto letto, ma a tutti gli universitari che quotidianamente usufruiscono del servizio mensa alla sede centrale di via Ghibellina aperta sia a pranzo che a cena, senza alcuna previsione su dove e quando sarebbe erogato il servizio mensa in sede equivalente, causando quindi gravissimo disagio. Teniamo a precisare che le altre sedi mensa sarebbero comunque assolutamente insufficienti per compensare alla chiusura della centrale. Infatti, oltre che eccessivamente distanti dal centro e difficilmente raggiungibili, creerebbero non indifferenti disservizi”.

Rispetto ai posti letto, secondo l'UDU “con la cessione rinunceremmo immediatamente a 249 posti presso la sede di via Cesare Battisti, che sarebbero rimpiazzati in tempi non prevedibili e sicuramente più lunghi. Ciò risulta particolarmente grave in un periodo di crisi economica come quello che l'Italia sta vivendo e rischia di diventare causa di potenziali abbandoni o rinunce alla prospettiva dello studio universitario”.

Altro nodo da sciogliere per l'Unione degli Universitari è la posizione dell'ex ospedale Regina Margherita e sull'ex hotel Riviera. “Nonostante la relativa vicinanza alla linea del tram cittadino le due potenziali locazioni risulterebbero eccessivamente distanti da due dei più importati centri organici delle facoltà (tutte quelle localizzate presso il Policlinico Universitario e quelle vicine al centro storico). Inoltre essa risulterebbe inutilmente troppo vicina ai poli posti a nord della città (Annunziata e Papardo), già sufficientemente forniti di posti letto.

Al contrario, la posizione della casa in via Cesare Battisti è indubbiamente comoda tanto per il raggiungimento delle sedi universitarie, indipendentemente dai mezzi pubblici dei quali la quasi totalità degli studenti fuori sede usufruisce, quanto per le attrattive culturali e sociali che il centro cittadino offre ai giovani”.

Infine i costi. Per l'UDU “la destinazione della Casa dello Studente di via Cesare Battisti a sede satellite del Palazzo di Giustizia comporterebbe uno sperpero di denaro pubblico di portata sconsiderata in quanto il Comune dovrebbe rimborsare le ingenti spese già affrontate dall'ERSU per la ristrutturazione e l'ampliamento e la messa in sicurezza per gli studenti. A questa spesa si accompagnerebbe l'altra, altrettanto inopportuna ed irrispettosa, per l'adattamento della diversa sede a posti alloggio universitari.

Gli studenti si vedrebbero privati di una struttura storica e storicamente voluta per loro in cambio di un fantoccio propinato a nostro parere per un capriccio di cui il Tribunale, l'Amministrazione Comunale e la Città di Messina potrebbero sicuramente fare a meno.

Teniamo invece a ringraziare calorosamente il Sindaco di Messina Renato Accorinti che, nonostante le forti e manifeste opposizioni ricevute, ha manifestato solidarietà e vicinanza nei confronti degli studenti, fuori sede e non, della loro Causa e dell'inalienabile diritto allo studio”.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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