No al nero ai matrimoni e alle feste di divorzio

fedimatrimonioCara Contessa Lara, perché ai matrimoni non ci si veste di nero? Tra un po' si sposa una mia cara amica e pensavo di scegliere un abito proprio di questo colore. Nadia O.

Gentile Nadia, il nero è il colore del e come tale è vietatissimo ai matrimoni, anche se purtroppo sono in molte a pensare di essere eleganti indossandolo per una cerimonia nuziale. L'altro colore vietatissimo in queste occasioni è il bianco, che è riservato esclusivamente alla sposa. Scelga dunque qualsiasi colore ma non questi due, ricordando comunque che un matrimonio è una cerimonia e che sobrietà è la parola d'ordine: niente scollature o spacchi vertiginosi, gonne al ginocchio, calze anche con 35 gradi e trucco discreto. Cappello a falde larghe la mattina, piccola acconciatura la sera e chi ha la lacrima facile eviti il rimmel.

Gentile Contessa, di recente un mio amico mi ha invitato a una cena per festeggiare il proprio divorzio. L'iniziativa mi è sembrata di cattivo gusto e con una scusa ho declinato l'invito. Secondo lei sono esagerata, come mi ha poi rimproverato un'amica comune? Grazie, Lina D.

Gentile Lina, l'abitudine sconcertante di festeggiare separazioni e divorzi è, ahinoi, in aumento. Lei ha fatto benissimo a non andare alla cena in questione. Situazioni del genere sono comunque difficili e dolorose, da festeggiare c'è ben poco e la generale mancanza di buon senso rispetto a vicende che dovrebbero essere privatissime si sta allargando a macchia d'olio. Il solo modo per arginarla è rifiutare di prendervi parte e sperare che anche questa orribile moda scivoli nell'oblio.

Contessa Lara

Contessa Lara è il nom de plume di una gentildonna messinese che non ama mettersi in mostra. Fedele agli insegnamenti della sua gioventù (le signore compaiono sui giornali solo tre volte: quando nascono, quando si sposano e quando muoiono) ha deciso di collaborare con noi, ma con discrezione. Ovviamente abbiamo accettato con gioia, sicuri che la sua competenza sarà un prezioso aiuto per chi già conosce le buone maniere e per chi invece ha ancora molta strada da percorrere sulle impervie vie del saper vivere.

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