Musumeci e gli stipendi d’oro dell’ARS: “Abolire le indennità da senatori”

Nello Musumeci

I tagli degli ultimi anni non sono sufficienti. La Sicilia agonizza, ma i parlamentari dell'ARS continuano a godere di privilegi economici intollerabili agli occhi dei più.

Il presidente della Nello Musumeci propone la cancellazione dell'equiparazione degli stipendi dei parlamentari dell'Assemblea Regionale Siciliana a quelli dei senatori.
“E' ora di abolire la legge regionale 44 del 1965, che lega il trattamento economico dei siciliani a quello dei senatori -dichiara Musumeci. E' vero che negli ultimi anni le indennità dei parlamentari regionali sono state ridotte di oltre il 30%, ma abbiamo il dovere di abrogare questa legge per adeguare i compensi a quelli dei consiglieri delle Regioni ordinarie.
E' un brutto retaggio che si porta dietro il cattivo sapore del privilegio -incalza il parlamentare del centrodestra. La dignità dell'ARS e la specificità dello Statuto si difendono con un'autonomia responsabile, producendo leggi efficaci per lo sviluppo e comprensibili per tutti”.
Sala d'Ercole  (magaze.it)
Il Governo Monti ha infatti imposto un tetto di 11 mila 100 euro al totale tra indennità e rimborsi per i consiglieri regionali. Certo, ci sono regioni come il Veneto o il Piemonte dove la norma è stata aggirata con artifici vari, diminuendo le prime e aumentando i secondi.
Un altro giro di vite è previsto dall'articolo 122, comma 6 del disegno di legge di riforma del Titolo V presentato a marzo dal presidente del Consiglio Matteo Renzi  (“Gli emolumenti spettanti al presidente della giunta regionale e ai membri degli organi regionali non possono superare l'importo di quelli spettanti ai sindaci dei comuni capoluogo della Regione), ma tutto ciò sembra non riguardare il Parlamento siciliano, dove persino gli impiegati guadagnano più dei loro omologhi a Palazzo Madama.
Quella dell'abolizione della legge 44 del 1965 e una delle proposte che Nello Musumeci, a capo dell'opposizione all'ARS, contenute nel suo programma #diventeràbellissima, lanciate nel   iniziato sabato scorso a Palermo e che proseguirà in tutta la Sicilia per le prossime 80 settimane. “E' arrivato il momento -aggiunge Musumeci- di una nuova offerta politica che dia segnali forti e concreti perché la gente torni a credere con fiducia in una classe dirigente più vicina alle esigenze del cittadino”.  (foto magaze.it)
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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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