Meteo. Pioggia eccezionale in città per giugno, battuto il record del 2009

L'area dello Stretto di , in particolare il centro cittadino e la riviera nord ha visto autentici nubifragi e temporali di forte intensità. In principio, era stata l'area nebroidea ad aver visto accumuli prossimi o superiori ai 100mm a monte, poi è stato il turno dell'area dello Stretto di Messina non appena le correnti si sono orientate a tutte le quote da NW ( maestrale ).

Come accade in questi casi ed in concomitanza delle deboli infiltrazioni d'aria fresca ed instabile dai Balcani, il Basso Tirreno diviene un'autentica fucina temporalesca, una ” fabbrica di cumulonembi “ pronti ad impattare verso le aree limitrofe. Nelle ultime ore, una sequenza di celle temporalesche si sono generate dinanzi la costa antistante a San Saba, Acqualadrone, interessando pienamente tutte le frazioni che ricadono nel settore nord dello Stretto e successivamente sulla città, altre hanno bersagliato la Costa Viola dove si registrano frane e smottamenti.

Sabato pomeriggio verrà ricordato per la quantità di piccole e medie trombe marine “Waterspout” che hanno costeggiato la costa da San Saba a Capo Peloro, qualche quotidiano locale addirittura aveva lanciato l'allarme tornado in città, cosa assolutamente errata. Tali fenomeni vorticosi sono tipici della stagione calda e dei cumulonembi tirrenici, erano stati annunciati ed altri se ne formeranno certamente da qui a mercoledì. A corredo solo alcune delle trombe marine pubblicate nella nostra pagina ufficiale facebook!

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Singolare ieri sera il divario tra la zona Sud e Messina nord, quest'ultima bersagliata da diluvi monsonici e scariche elettriche imponenti mentre a pochi chilometri le strade risultavano asciutte.

E' il gioco dell'orografia, trattandosi di cumulonembi di stampo marittimo capita spesso che essi si dissolvono a pochi chilometri durante la loro marcia, altri invece trovano energia vitale una volta giunti sui Peloritani, i quali enfatizzano spesso i congesti in cumulonembi.

Detto questo, il nostro territorio comunale ha subito ingenti danni e disagi tipici degli eventi alluvionali. Molti quartieri denunciano l'interruzione dell'erogazione dell'acqua potabile, rotture multiple della rete fognaria, micro smottamenti, auto danneggiate, cabine elettriche saltate ma soprattutto gli allagamenti che hanno messo in ginocchio i commercianti del centro cittadino, come per l'appunto nel Viale della Libertà dove addirittura anche diversi scooter sono stati sollevati dalla furia dell'acqua. Non è ammissibile che ad ogni temporale l'acqua debba invadere tutte le attività commerciali, acqua peraltro ricca di fogna.

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Ma quanto ha piovuto? stando ai dati ufficiali, il record del 2009 è stato battuto con ben 166mm contro i precedenti 161mm.

Il dato ufficiale di Messina AM al 16 giugno 2018 è di 133 mm. Questo dato è il 6° più alto dal 1916 (il primo è il 22 novembre 1935 con 217 mm), record di singolo giorno di giugno (precedente 24 giugno 2009 con 81 mm). ( fonte Santi D'Aliberti )

Quali tendenze per i prossimi giorni?

Le infiltrazioni fresche ed instabili dai Balcani continueranno ad affluire versi i mari del Sud, motivo per cui è agevole immaginare che il Basso Tirreno possa sfornare nuovi cumulolenbi.

Tuttavia, come abbiamo già asserito, tra un e l'altro non mancheranno affatto le vaste aree soleggiate, la zona più favorita sarà quella ionica.

Analizzando le mappe, possiamo asserire come la giornata di martedì e mercoledì potranno risultare altamente instabili e localmente perturbate con nuovi focolai temporaleschi pronti ad interessare la Calabria ed il Messinese. Per tali motivi, la probabilità di nuove repliche temporalesche rimane concreta.

Per attendere una maggiore stabilità dovremo attendere almeno la giornata di Giovedì 21 e 22 giugno, sperando sempre che l'alta pressione delle Azzorre decida a farci visita.

Autore: Salvatore Filloramo.
Fonte: Stretto Meteo.

 

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