#Messina. Violenza sulle donne, arrestato pregiudicato stalker

 

Mazza sequestrata , carabinieriArrestato in un villaggio della zona sud di Messina uno stalker, un pregiudicato messinese (classe 1977), che la sera del 25 dicembre si è presentato a casa della ex convivente armato di una mazza, utilizzata per sfondare la porta d'ingresso.

Una volta in casa l'uomo, ubriaco, ha iniziato a insultare la ex compagna per l'affidamento del figlio (in quel momento presente in casa) e prendendosela anche con la madre della donna, accusata di essere la causa della loro separazione.

Terrorizzata, la ex convivente ha cercato di calmarlo, temendo che con la mazza ferisse qualcuno o distruggesse l'appartamento. Dopo un po' l'uomo se ne è andato e la vittima ha deciso di non chiamare le forze dell'ordine ritenendo che la cosa fosse finita là.

Alcune ore dopo però l'ex compagno è tornato alla carica, sfondando a colpi di mazza la parte inferiore della porta d'ingresso. A quel punto, la donna si è chiusa in bagno e ha chiamato il 112, mentre la nonna si è rifugiata in cucina con il nipotino e a sua volta ha chiesto aiuto al figlio.

Quest'ultimo, arrivato in pochi minuti, è stato subito attaccato dall'ex cognato, che dopo averlo aggredito e minacciato di morte, è andato a recuperare un coltello da cucina che teneva nascosto nel cruscotto dell'auto. Nel frattempo è arrivato anche il padre dell'aggressore, che è riuscito a disarmarlo, mentre il ragazzo aggredito si è arrampicato su un balcone per salvarsi dalla violenza del pregiudicato, che alla fine si è allontanato. Nel frattempo sono arrivati sul posto i carabinieri, che hanno cercato lo stalker fino a notte fonda.

“E' emerso che la coppia, ha sempre avuto una convivenza molto difficile e travagliata a causa del carattere violento dell'uomo, notevolmente aggravato peraltro dall'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti -spiegano dal dei Carabinieri. La donna, che per il timore di ripercussioni non ha mai voluto denunciare nulla alle Forze dell'Ordine, per uscire da questo incubo nel marzo 2015 aveva deciso di interrompere la relazione e di far perdere le proprie tracce, andando a vivere per un po' di tempo da una cugina in centro Italia.

Rientrata a Messina, era andata a vivere dalla madre, dove però è stata rintracciata dall'ex convivente, che ha cominciato a perseguitarla fino all'esplosione di follia della sera del 25 dicembre scorso, quando l'irruzione dell'uomo non ha lasciato alla donna nessuna alternativa se non chiamare i carabinieri.

Dal momento che la gravità delle condotte che si ripetevano da tempo in una escalation criminale degna di nota, denotano una spiccata propensione alla violenza che avrebbe potuto sfociare in comportamenti ancora più gravi nei confronti dell'ex convivente, la Stazione Carabinieri di Bordonaro, alla luce dei chiari e pesanti elementi raccolti, ha immediatamente richiesto urgenti misure cautelari che l'Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con le risultanze investigative, ha raccolto emettendo a carico dell'uomo una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i reati di maltrattamenti aggravati contro familiari, minacce aggravate dall'uso di un'arma, danneggiamento e violazione di domicilio, che è stata eseguita ieri sera.

Adesso che lo stalker è agli arresti domiciliari la donna e il figlio, che per sicurezza nel frattempo erano stati alloggiati in una casa di accoglienza, potranno tornare a  casa e tentare di ricostruirsi una vita senza violenza e persecuzioni.

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

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