Messina, vertenza Messina Social City: la FIADEL richiama all’ordine il consigliere Russo

MESSINA. Botta e risposta tra il sindacato autonomo FIADEL e il consigliere Alessandro Russo. I nodi da sciogliere sono sempre gli stessi: la mancata stabilizzazione dei lavoratori impegnati nelle sostituzioni dei servizi sociali gestiti dalle cooperative fino alla creazione della Messina Social City e degli ex operatori del pensionato comunale Casa Serena rimasti fuori dalla MSC e i pagamenti regolari degli stipendi.FIADEL Zanca Sicilians

“Invitiamo alcuni esponenti della classe politica a non strumentalizzare la dolorosissima vicenda di chi è rimasto fuori dalla Messina Social City -dichiara Clara Crocè, dirigente sindacale della FIADEL. Per quanto concerne invece la regolarità dell'erogazione degli emolumenti, le cose sono andate diversamente da quanto dichiarato da Russo e alcuni filmati dei lavori d'Aula girati dai lavoratori lo confermano. Dopo la bocciatura del contratto di servizio alla MSC c'è stato un blocco perché nessuno si voleva assumere la responsabilità di pagarli. Ringraziamo i consiglieri comunali Nicoletta D'Angelo e Massimo Rizzo (come Russo che era presente può confermare) che si sono resi disponibili per risolvere il problema, perché grazie a loro e alla FIADEL si è ottenuto parere che ha sbloccato lo stipendio dei lavoratori, erogato a luglio con 20 giorni di ritardo. Invece, dopo l'approvazione del Contratto di Servizio con la Messina Social City, l'ultimo salario è stato pagato addirittura in anticipo.

Se il consigliere Russo ha avvertito la necessità di presentare una proposta di deliberazione inerente la delibera consiliare n° 67/c approvata il 20 novembre scorso dall'Aula -aggiunge Crocè- evidentemente ha compreso che il problema era proprio in alcuni emendamenti approvati dal Consiglio Comunale che hanno obbligato i vertici della Messina Social City alla pubblicazione di una long list a evidenza pubblica (e il primo a richiederla è stato proprio lui), senza tenere conto delle previsioni relative ai criteri di transito approvati dalla Giunta De Luca. Noi della FIADEL questo pasticcio lo abbiamo evidenziato da mesi, ma stranamente siamo stati zittiti e attaccati da una parte dei consiglieri comunali, che hanno preteso l'evidenza pubblica anche per il bando delle sostituzioni.

A partire proprio dal consigliere Alessandro Russo, che oggi si cosparge il capo di cenere e cerca di riparare ad una grave discriminazione che si sta consumando con un elenco di lavoratori al quale attingere, la cosiddetta long list, appunto, così congegnato. Se così non fosse, potrebbe spiegare oggi il consigliere Russo il perché della proposta di delibera presentata?”.

Il riferimento è al passaggio scritto da Russo, il quale sottolinea che “nella applicazione della deliberazione n° 67/C sono emerse difficoltà interpretative da parte degli organi dell'amministrazione tali da fuorviare l'applicazione unicamente autentica che del testo della deliberazione citata il Consiglio ha inteso darne al momento della sua approvazione…..”. Tradotto in soldoni per chi è estraneo all'incomprensibile politichese tanto caro ad alcuni esponenti dell'Aula: ok, ci siamo sbagliati, abbiamo inserito emendamenti assurdi, adesso vediamo di rimediare.

Alla FIADEL non interessano le polemiche ma la risoluzione del problema -incalza la dirigente sindacale- e non vorremmo che la pezza fosse peggiore del buco. Invitiamo tutti a un confronto sereno e rispediamo al mittente i tentativi di intimidazioni che puntualmente subiamo da parte di alcuni consiglieri comunali che hanno preteso l'evidenza pubblica anche per il bando delle sostituzioni. Piaccia o no, il nostro sindacato può contare su una forza che è quella dei lavoratori che ci seguono e da questa traiamo gli stimoli necessari per andare avanti e non mollare mai”.

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