#Messina. Tragedie da prevenire: l’albero pericolante in viale Italia

Foto Paolo Furrer

La prima interrogazione risale al 21 dicembre 2009. Sono passati oltre 6 anni e l‘albero che allora come oggi rappresenta un reale pericolo per l'incolumità dei messinesi è ancora là.

La segnalazione arriva da un nostro lettore che abita in zona, che sottolinea: “Prima o poi ci sarà una tragedia e allora, forse, interverranno. Da anni chiediamo la potatura di quest'albero, ma nessuno ci ascolta”.

“Nel tratto di viale Italia degli alberi sottoposti a potatura -si legge nell'interrogazione degli ex consiglieri comunali Sebastiano Tamà e Pippo Capurro– alcuni non sono stati trattati e di questi uno presenta un grosso ramo, visibilmente appesantito, con affaccio sulla strada sottostante e con potenziale rischio di rottura spontanea o favorita dal vento, con uno scenario di possibile nocumento ai cittadini che possono transitare nella strada dove andrebbe a cadere tale ramo”.

Come è evidente, non c'è stato alcun intervento da parte dell'amministrazione Buzzanca prima, del commissario Crcoce e dell'esecutivo Accoriti poi. Negli anni è stato solo costruito un muretto perché a causa delle radici la strada stava letteralmente franando, ma così l'incolumità di chi transita a piedi in quel tratto di strada è stata messa ulteriormente a rischio, perché il marciapiede è stato fagocitato e i pedoni sono costretti a passare sulla corsia.

Da sottolineare che il muretto blocca l'accesso a una scala, peraltro anch'essa pericolante da anni, che consentiva di salire da via Noviziato al viale Italia senza fare il lungo giro che invece adesso è obbligatorio.

“In tutti questi anni non è cambiato niente -dichiara Giuseppe Scimone, proprietario dell'edicola a pochi metri dall'albero. Ho fatto altri solleciti ma non è venuto nessuno e la situazione diventa più rischiosa di giorno in giorno”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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