#Messina. Stabilizzazione precari, persi 5 milioni di euro

Clara Crocè, Messina

Tutti gli altri Comuni usufruiscono, a secondo della normativa, del 60 o dell'80% del contributo per stabilizzare i precari, l'Amministrazione Accorinti ha perso il contributo regionale che si aggira intorno ai 5 milioni di euro. A Messina infatti, unico caso in Sicilia, tutto grava sul bilancio Comunale. La denuncia è della FP Cgil: “Qualche distrazione di troppo dell'amministrazione comunale e, in particolare, dal segretario generale Balotelli, al secolo Antonio Le Donne, rischia di lasciare vittime tra i disastrati corridoi di Palazzo Zanca: i precari”. Il segretario generale della FP CGIL di Messina Clara Crocé boccia senza pietà l'ennesimo pasticcio dell'esecutivo Accorinti e del segretario generale-city manager Le Donne in merito all'imminente prossima pubblicazione dei bandi di concorso per la stabilizzazione del personale precario ad appena 11 ore settimanali.

Venerdì scorso la FP CGIL e una delegazione di lavoratori precari  hanno incontrato Le Donne. “Abbiamo cercato di comprendere i motivi per i quali  il segretario generale abbia tanto a cuore il destino dei precari e i motivi per i quali si esibisce come colui che è venuto da Macerata per salvare dal destino barbaro e oscuro i lavoratori che da 28 anni prestano servizio al Comune di Messina -aggiunge la dirigente sindacale. Insopportabili le frasi pronunciate dallo stesso e il terrorismo profuso per far credere ai precari che l'unica alternativa al licenziamento sia la fame a 11 ore settimanali. Insopportabile anche il suo pavoneggiarsi mentre annunciava ai precari l'imminente pubblicazione dei bandi, del corso di formazione al concorso e dell'assunzione dei precari entro il 29 dicembre. Inutili i tentativi dei precari di rappresentare il proprio punto di vista e cioè che con 11 ore settimanali non potranno garantire neanche il pane ai propri figli. Il segretario generale era troppo preso nel nascondere la verità a una FP CGIL troppo invadente e dalle domande scomode”.

Poi la FP CGIL di Messina riporta l'imperdibile dialogo tra la Crocè e Le Donne. Crocè: “Segretario, come mai il Comune di Catania stabilizza i precari a 24 ore settimanali a parità di risorse assunzionali?”. Le Donne: “Non lo so, non ho ancora studiato la delibera del Comune di Catania”. Crocè: “Segretario, secondo noi il Comune di Catania  utilizza per i tre anni il contributo regionale. Risponde al vero il fatto che il Comune di Messina ha perso il contributo erogato dalla Regione Sicilia per i precari e che gli stessi siano a carico del bilancio comunale? In buona sostanza, il Comune di Messina ha rinunciato a 3 milioni annui?”. Le Donne: “Martedì o mercoledì andremo a Palermo per chiedere la restituzione del contributo”.

Non contenta, la FP CGIL ha anche chiesto spiegazioni in merito al Piano del Fabbisogno Triennale e i motivi per i quali non sono state calcolate le risorse assunzionali dal 2016 al 2018 e perché dalla stabilizzazione, oltre ai precari dei Vigili urbani, rimangono fuori 20 precari. Stando a quanto riferisce il sindacato, a questa domanda Le Donne ha risposto laconicamente che se così non fosse la stabilizzazione sarebbe a 10 ore settimanali. “Rispetto poi al calcolo delle capacità assunzionali -chiarisce ancora il segretario generale Crocè- Le Donne ha risposto urlando e buttando fuori dalla stanza i precari e la FP CGIL. Siamo abituati all'arroganza del segretario generale, ma ci siamo chiesti quali siano i motivi che lo hanno indotto ad avere una reazione così scomposta. Evidentemente, abbiamo toccato dei nervi scoperti”.

Per la Funzione Pubblica della CGIL di Messina la stabilizzazione dei precari a 11 ore settimanali “è una copertura per giustificare la perdita in questi anni di 5 milioni di euro in danno ai cittadini messinesi. Considerati i tagli che toccano i bilanci 2016 e 2017, la stabilizzazione a 11 ore provocherà un risparmio a carico del bilancio, ma a che prezzo? Chiediamo un immediato confronto con l'assessore al Personale Luca Heller Vainicher, perché siamo convinti che questa scelta non possa essere condivisa. Come si possono garantire i servizi con il personale a 11 ore settimanali?”.

Al sindaco Accorinti la FP CGIL chiede come mai non abbia ancora aperto gli occhi. “Sono queste le scelte del primo cittadino? -chiede ancora la Crocè. Raggiungere l'equilibrio di bilancio colpendo e fasce più deboli, precari e Servizi sociali? Se così fosse, non ci rimane altro che gridare: vergogna!”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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