#Messina. Senza stipendio da marzo, si ferma l’assistenza ai disabili

La protesta del lavoratori della coop Orsa Maggiore
La protesta del lavoratori della coop Maggiore

I servizi sociali del Comune di Messina di nuovo nell'occhio del ciclone. Senza stipendio da 2 mesi e senza più la possibilità di anticipare le somme necessarie per espletare l'assistenza domiciliare ai disabili, stamane i 76 lavoratori della cooperativa Orsa Maggiore di Catania hanno incorciato le braccia.

Servizio fermo fino a quando non saranno pagati. “Non è più possibile continuare in questo modo -dichiarano i segretari aziendali della Cgil di Messina Giovanni Andronaco, Matteo Bottari e Caterina De Maria. Siamo fermi allo stipendio di febbraio e non abbiamo più neanche pochi spiccioli per mettere la benzina e muoverci tra un assistito e l'altro. A fine aprile il responsabile della cooperativa ci aveva garantito che il 30 aprile ci avrebbe pagato il mese di marzo. Oggi scopriamo che non è così, perché hanno pagato solo una decina di lavoratori”.

Da chiarire subito che anche chi è stato pagato da questa mattina alle 8 manifesta con i colleghi davanti alla sede della coop in via Ettore Lombardo Pellegrino. Resta il fatto che l'amministrazione comunale (che non ha mai attivato i controlli sulla capacità economica delle società cui affida i servizi che i sindacati richiedono da anni) deve ancora liquidare all'Orsa Maggiore la fattura di febbraio e da questa mattina 186 disabili sono privi di assistenza.

“Siamo dispiaciuti e addolorati -dichiarano ancora Andronaco, Bottari e De Maria- ma siamo davvero allo stremo. Il Comune non paga la cooperativa e la cooperativa non paga noi. A rimetterci, ancora una volta, noi lavoratori e le persone che assistiamo”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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