Messina, ruspe in azione: abbattuto il muro tra via Salandra e Maregrosso

MESSINA. Ruspe in azione ed entro pochi giorni si completerà l'abbattimento del muro che divide via Salandra da via Maregrosso. Oggi i primi colpi, alla presenza anche dell'assessore regionale Marco Falcone, che ha promesso un contributo regionale di oltre 20 milioni di euro per il risanamento delle zone degradate della città. “Dopo 40 anni 34 famiglie sono uscite dalle baracche per vivere in una casa normale! -scrive il sindaco di Messina Cateno De Luca. Ringrazio l'assessore Marco Falcone ed il dottor Giorgio Martini dell'Agenzia di Coesione per averci consentito di realizzare questo sogno”. Oggi sono stati avviati i lavori per la demolizione delle baracche di Case d'Arrigo che occupavano l'area tra via Salandra e via Maregrosso. Grande compiacimento è stato espresso dal rappresentante dell'Autorità di Gestione del PON Metro Giorgio Martini, intervenuto per l'occasione, che ha voluto evidenziare la valenza e la volontà dell'amministrazione di destinare parte delle risorse finanziarie comunitarie per la riqualificazione territoriale e l'inclusione sociale a contrasto della marginalità e povertà abitativa.

Il sindaco Cateno De Luca ha tenuto a sottolineare che tutto ciò è stato possibile grazie al contributo dei del PON Metro, ma anche grazie alla collaborazione del vicesindaco Salvatore Mondello, dell'assessore con delega ai Fondi Extra Comunali Carlotta Previti e alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, che, insieme ai dipendenti e funzionari comunali dell'Organismo Intermedio del PON Metro e delle aziende partecipate A.ris.ME. e Messina Social City, hanno contribuito, ciascuno per la propria parte, alla realizzazione degli obiettivi delle linee progettuali dell'Asse 3 e dell'Asse 4. La demolizione delle Case d'Arrigo è solo l'ultimo atto di un lungo percorso che mira alla riqualificazione del territorio comunale e all'assegnazione di nuovi alloggi consegnati prioritariamente alle 32 famiglie abitanti nella stessa area di risanamento. L'Asse 3 ha inoltre permesso la presa in carico delle persone e dei nuclei familiari per la stesura di progetti personalizzati volti a migliorare le condizioni di vita attivando servizi mirati all'emancipazione sociale ed economica.

 

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