#Messina. Risanamento bloccato, Daniela Faranda richiama Accorinti

Daniela Faranda
Daniela Faranda

A 25 anni dall'approvazione della legge 10 del 1990, il risanamento delle zone degradate di Messina è ben lontano dall'essere stato completato. A ricordarlo in un'interrogazione al sindaco Renato Accorinti è il capogruppo NCD Daniela Faranda, che chiede l'attivazione di un servizio di sorveglianza sul poco che è ancora in corso di costruzione.

“Questi 25 anni sono stati contrassegnati da un costante quanto intenso conflitto di competenze fra IACP e Comune, che ha determinato una scarsissima realizzazione di opere -sottolinea la Faranda. Tanto che la Regione ha più volte revocato i finanziamenti per la mancata presentazione dei progetti esecutivi da parte del Comune, mentre negli uffici dell'IACP cresceva la domanda di abitazioni sociali e opere collegate.

Il Risanamento è diventato solamente lo spot preferito di buona parte della classe politica, di governo e di opposizione -accusa il capogruppo NCD- che da oltre un ventennio non ci si cura delle migliaia di famiglie che nella stragrande maggioranza versano in obiettive difficoltà economico-sociali e sembrano abbandonate dalla politica, dalle istituzioni e dai servizi sociali”.

E nonostante alcune delle opere siano in fase di completamento, i cantieri sono fermi (come quelli dei 46 alloggi di Camaro sotto montagna, di piazza Sant'Antonio a Camaro San Paolo e dei 37 appartamenti dell'ambito A), mentre la Regione Siciliana ha cancellato i fondi già stanziati e quanto è già stato realizzato rischia di perdersi prima del tempo per incuria e atti di vandalismo.

Al sindaco Accorinti il consigliere Faranda chiede anche la convocazione “di una conferenza di servizi che una volta per tutte metta ordine in una materia che sempre più appare ingarbugliata e la cui soluzione è rimandata di in amministrazione cercando di gestire il solo bisogno”.

Per la Faranda è infatti “improcrastinabile un risanamento intelligente che determini una nuova concezione edilizio-urbanistica, che in sintonia con quanto l'Amministrazione comunale ha dichiarato di voler realizzare e per salvaguardare le colline, valorizzi sempre più gli ampie aree pianeggianti da recuperare come Rione Taormina, Fondo Saccà, Bisconte, Fondo Vadalà, Seminario estivo e altri.

mm

Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *