#Messina. OGP 2016-18: De Cola alla prima riunione

ogpLo scorso lunedì 28 novembre si è svolto al ministero della funzione pubblica il primo tavolo per l'azione 1 del piano nazionale di OGP (open government partnership) 2016-18. La città di Messina, durante la definizione del piano, è stata individuata come soggetto sperimentatore per l'azione 1 relativa agli open data e per la 14 relativa alla partecipazione.
L'assessore all'innovazione tecnologica del comune Sergio De Cola ha partecipato all'incontro e ha illustrato le azioni che l'amministrazione sta pianificando ed intende realizzare per dare un contributo fattivo allo del piano. OGP è un'organizzazione no profit fondata nel 2009 dall'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, a cui afferiscono oggi 70 Paesi che devono presentare, con cadenza biennale, un piano di OGP, cioè un piano per il governo aperto dei territori ai vari livelli, che contenga azioni tendenti a migliorare la trasparenza e la possibilità di interazione tra società civile e amministrazioni.
Il tema degli open data (dati aperti), ancora non sufficientemente noto, ha grande rilevanza culturale e rappresenta un formidabile strumento di democrazia; potere avere i dati amministrativi in formati leggibili da tutti ha infatti grande importanza. Immaginiamo di poter disporre di tutte le informazioni prodotte dall'ente locale: mobilità, sanità, tributi, atti amministrativi, quindi non solo la possibilità di potere vedere dati o atti online, cioè la trasparenza, ma anche l'opportunità, da parte di soggetti terzi, di potere utilizzare i dati per proprie analisi e valutazioni e quindi anche per un'interazione concreta con l'amministrazione.
Oltre alle grandi possibilità offerte in di trasparenza gli open data sono anche richiesti dall'Unione Europea all'interno dell'accordo di Partenariato con le varie nazioni come strumento di monitoraggio e misura dell'utilizzo dei fondi strutturali. È evidente come sia questo un tema su cui agire con il impegno; attualmente si è in una fase di preparazione che, grazie all'aiuto di molti soggetti della società civile (Stretto Digitale, Open Data Sicilia, Parliament Watch Italia, #smartme), l'amministrazione sta riuscendo a sviluppare in tempi brevi puntando all'apertura e alla pubblicazione dei primi dataset entro la fine dell'anno.

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