#Messina. Mancata approvazione Previsionale 2015, CittadinanzAttiva: “Si dichiari il dissesto”

Bilancio 2Nota del coordinatore provinciale di CittadinanzAttiva Francesca Micali sulla mancata approvazione del Previsionale 2015. “Torna alla ribalta, se mai fosse uscito di scena, il problema irrisolto della mancata approvazione del Bilancio di Previsione 2015 del Comune di Messina a inoltrato esercizio 2016.

Per i mortali cittadini, sempre più perplessi e sconfortati, vogliamo semplicemente enunciare i principi fondamentali del bilancio di previsione degli Enti locali: il bilancio di previsione, (anche se redatto a consuntivo) deve essere deliberato osservando i principi di integrità, veridicità, pareggio economico-finanziario. Gli enti assicurano ai cittadini e agli organismi di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale e dei suoi allegati con le modalità previste dallo statuto comunale e dai regolamenti.

Non riteniamo utile e pertinente addentrarci sul perché e come sono stati creati, certamente nel corso degli anni, tutti i debiti fuori bilancio, il cui reale ammontare è meglio non conoscere per evitare ulteriori traumi ai cittadini onesti, che responsabilmente hanno sempre pagato tasse, tariffe e quant'altro nella legittima aspettativa di poter usufruire dei servizi essenziali che ogni Comune deve (non può) rendere in quanto obbligato per legge.

La difficoltà per il Collegio dei Revisori dei Conti e successivamente per il nel redigere, legittimare e approvare il Bilancio di Previsione 2015, ha origini ben precise: non ci si può assumere la responsabilità di rendere legittimo un atto carente dei presupposti essenziali prescritti dalla legge, quali veridicità e pareggio.

Quando, malgrado tutti gli sforzi, le entrate previste superano le spese e i debiti, se pur ereditati, non trovano copertura, resta una sola scelta: dichiarare il dissesto, così si bloccano gli interessi passivi a carico del Comune e si attiva il di pagamento dei creditori che saranno costretti ad accettare la soddisfazione del credito pro quota.

Lasciamo a chi compete per legge la valutazione dell'attività dirigenziale svolta nel corso dell'amministrazione Accorinti, ma diciamo a chiare lettere che la normativa degli Enti locali non consente più di redigere bilanci fantasiosi, è precisa e pressante, per cui è veramente inutile continuare a modificare il bilancio 2015 nel tentativo di farlo quadrare senza danno per chi dovrà esprimere il parere di legittimità e per chi dovrà definitivamente approvarlo.

Se i conti non tornano perché l'ammontare delle entrate non consente di fronteggiare le spese, se manca la possibilità di finanziare i debiti fuori bilancio con le risorse disponibili o con entrate straordinarie certe, non c'è che una soluzione, dolorosa ma inevitabile e cioè dichiarare il dissesto, sarebbero garantiti innanzitutto gli stipendi ai lavoratori, i servizi essenziali e i trasferimenti erariali che oggi sono ancora e sempre di più a rischio. Il tempo della fiducia è passato, i fatti hanno superato tutte le illusioni, cerchiamo di scegliere la via giusta per Messina e cambiamola,non importa se dal basso o dall'alto, purché sia in meglio”.

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