#Messina. GAL, rischio esclusione per zona tirrenica

GALI deputati Alessio Villarosa, Francesco D'Uva e Valentina Zafarana del Movimento 5 Stelle dopo le numerose segnalazioni da parte degli attivisti delle zone interessante e in vista dell'imminente scadenza della sottomisura 19.1 del PSR Sicilia, quella relativa ai GAL. Intendono esprimere forti preoccupazioni su tutto quello che sta succedendo in provincia di Messina e in particolare nella fascia tirrenica. “Sappiamo benissimo che il bando, che scadrà giorno 10 giugno salvo proroghe dell'ultima ora, premierà solo 19 GAL in tutta la Sicilia e che esclusivamente i partenariati selezionati potranno partecipare alla successiva fase di selezione e di approvazione dei PAL da ciò deriva che una maggiore frammentazione dei comuni porterà soltanto ad una minore possibilità di entrare in graduatoria”.

I deputati, analizzando la situazione messinese partendo dalla griglia di attribuzione dei punteggi allegata al bando uscito il 21 aprile, notano molte “discrepanze” fra quelle che dovrebbero essere azioni mirate a ottenere maggiori punteggi nella futura graduatoria e quelle che nella realtà sono o comunque potrebbero essere azioni penalizzanti per tutto il comprensorio. Innanzitutto ritengono che la scelta che hanno fatto i due più grandi Comuni della fascia tirrenica, Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, cioè quella di dividersi in due GAL distinti e separati sia una scelta quantomeno penalizzante nei confronti dei cittadini. Questo perché uno dei criteri di assegnazione dei punteggi è proprio la popolazione residente e, come si può facilmente leggere nella griglia, vengono assegnati soltanto 2 punti (su un massimo di 5) ai partenariati con popolazione compresa fra 60.000 e 80.000 residenti. Condizione che praticamente si verifica in entrambi i GAL.

Uno spazio fondamentale all'interno della graduatoria invece è dato al “livello di partecipazione e di coinvolgimento delle comunità locali”. Ed è qui che i deputati riscontrano le maggiori carenze e di conseguenza i maggiori rischi di perdere punteggi importanti, ovviamente in entrambi i GAL. Perché se da un lato il GAL Tirrenico ha un sito veramente obsoleto, poco chiaro, un esiguo numero di forum, workshop, incontri e riunioni ufficiali e una gestione social molto carente. Dall'altro, il GAL Tirreno Eolie, ha una situazione leggermente migliorata perché presenta una piattaforma web più snella e un numero di incontri sicuramente maggiore. GAL Tirreno Eolie però presenta di base un grosso problema che potrebbe non risolversi facilmente legato al singolo di Monforte San Giorgio. Comune che ancora a oggi non è uscito dal GAL Peloritani, interrompendo così l'importantissima continuità territoriale che è obbligatoria per partecipare al bando come partenariato.

“Concludendo possiamo affermare che sono parecchie le carenze da segnalare e che sono o comunque potrebbero essere parecchi i punti lasciati per strada dovuti solamente a scelte sbagliate, come quella di costituire due GAL separati e gestioni poco oculate di tutta la situazione. GAL che, ricordiamo, è una delle poche opportunità che i comuni hanno per riuscire ad attrarre dei finanziamenti importanti e sarebbe solo un vero peccato perderli”.

 

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