#Messina. Fuoco amico su Accorinti al corteo contro la riforma Renzi

Corteo sciopero scuola 5-5-2015 Accorinti
Il interviene durante la protesta

Nei suoi 40annidilotta (lui lo dice così, tutto d'un fiato) ha interrotto centinaia di oratori, bloccato comizi, eventi culturali e non, convegni. Oggi è toccato al sindaco di Messina Renato Accorinti essere contestato durante la protesta contro la riforma della scuola del Governo Renzi.

Questa volta non da lavoratori da mesi senza stipendio (come ormai accade mediamente almeno una volta la settimana a Palazzo Zanca) né dagli attivisti del Collettivo Teatro Pinelli, ma da un suo ex fedelissimo.

Maurizio Rella, primo dei non eletti di Cambiamo Messina dal Basso alle ultime amministrative, quando il corteo è arrivato alla Batteria Masotto alla Passeggiata a Mare ha più volte interrotto Accorinti mentre parlava.

Un po' di malumore nei confronti del sindaco per la verità si era già registrato durante il corteo, al quale ha preso parte senza la fascia tricolore. “Visto che è un di ginnastica e che è il sindaco, ci si aspettava almeno questo da lui” ha detto più d'uno dei partecipanti.

Invece niente fascia tricolore, magliettina nera free Tibet e via. “Solita solfa, solite chiacchiere -racconta Rella, di sinistra da sempre e con cicatrici, ricordo di un accoltellamento da parte di fascisti, come prova tangibile. Ho interrotto da subito Renato ribadendo che, semmai, avrebbe potuto partecipare con la fascia se davvero avesse voluto fare un sano gesto politico. L'ho fatto a riprese e con veemenza, rinfacciandogli anche la rette delle scuole materne che da settembre dovranno pagare tutti, anche i bambini indigenti, l‘occupazione della ex scuola Foscolo e, dulcis in fundo, la sua indennità di sindaco, che incassa continuando a non mantenere la promessa fatta in campagna elettorale di prendersi solo l'equivalente dello stipendio di insegnante di scuola media”.

Maurizio Rella con altre due partecipanti al corteo
Maurizio Rella con altre due partecipanti al corteo

Visibilmente imbarazzato dagli attacchi, Accorinti non reagisce. Resta il fatto che fino a oggi Rella non aveva mai manifestato pubblicamente il proprio dissenso verso l'amministrazione di Palazzo Zanca.

“Mi sono comportato secondo la sua scuola -commenta Rella. Lui non se lo aspettava da me, che sono sempre critico ma costruttivo e speranzoso e non l'ho mai contestato in pubblico, ma ora ho rotto gli indugi.

Qualcuno mi ha dato del fascista, qualcun altro che non mi conosce bene si è infastidito. Poi c'erano i suoi fedelissimi. Qualche polemica me la sono beccata, ma alla fine del suo intervento gli applausi sono stati veramente scarsi rispetto a quelli degli altri. A parte questo, è stata una bella manifestazione”.

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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