Messina, città da Far West

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La Passeggiata a Mare la mattina del 16 agosto

Quel frigorifero abbandonato che campeggia solitario alla Passeggiata a Mare potrebbe davvero diventare il simbolo di Messina. Una città che non ha più regole, dove tutto è permesso. Dalle discariche a un chilometro e mezzo dal centro ai parcheggiatori abusivi. Dagli ambulanti senza licenza che vendono generi alimentari presi chissà dove, a chi guida i motorini senza casco o parcheggia in doppia fila nell'indifferenza di vigili urbani che vedono e passano oltre. Che saranno anche pochi e malpagati visto che le indennità che spettano a chi presta servizio in si accumulano una sull'altra senza essere liquidate, ma che non possono comunque ignorare chi viola le regole o, come dimostrano le foto che pubblichiamo, dare una mano ai motorini provenienti dalla Passeggiata a Mare (dove vige il divieto di accesso per qualsiasi mezzo) mentre passano sulle strisce pedonali.

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Traffico fermo per far passare i motorini sulle strisce

A Messina l'elenco delle regole non rispettate è piuttosto lungo e non è difficile capire il perché: vige la regola non scritta del tutto è permesso. Un esempio? I parcheggiatori abusivi che durante la Fiera tengono in scacco la via Boner e le vie limitrofe. E non solo i visitatori della manifestazione, ma anche chi in quella zona vive e lavora. Sono loro a pagare lo scotto più grande, a subire il ricatto di dover pagare ogni giorno “per stare tranquilli”.

Avremmo voluto parlare d'altro questa settimana, ma ribadire con nuove foto quanto già denunciato è stata una scelta quasi obbligata per le numerose segnalazioni arrivate in redazione. Il numero più corposo riguarda appunto i parcheggiatori abusivi. Che si smaterializzano per un'oretta se per sbaglio

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Parcheggiatore abusivo in via Boner, foto scattata il 13 agosto

passa una volante della polizia e poi tornano indisturbati a taglieggiare chi deve parcheggiare in una zona dove, è bene ribadirlo, abitano un magistrato e un ufficiale del Corpo dei Vigili Urbani.

Nel silenzio indifferente di un'amministrazione che sembra sempre impegnata altrove e di forze dell'ordine presenti in massa quando a manifestare sono lavoratori che reclamano i propri diritti, ma inspiegabilmente assenti di fronte a palesi violazioni della legge. La più clamorosa quella registrata per il terzo anno consecutivo la sera di Ferragosto, quando la Passeggiata a Mare è stata trasformata in un bivacco all'aperto con ambulanti privi di qualsiasi autorizzazione, che per tutta la sera hanno cucinato e venduto cibo allegramente di fronte alla Prefettura.

Ristoratori abusivi alla Passeggiata a Mare

Ma ci sono anche i cumuli di immondizia troneggiano per tutta la città, le discariche abusive e una fortemente voluta dal sindaco Buzzanca quando era presidente della Provincia nella quale la fanno da padroni i pedoni, magari accompagnati dai cani, mentre i ciclisti, gli unici che la potrebbero utilizzare, sono guardati male quando pretendono di passare senza problemi.

E poi i nomadi. Che in occasione della Fiera hanno trasformato la via Santa Maria dell'Arco in un bivacco, sono spariti per un paio di giorni e poi sono tornati, pensando bene di occupare anche le vie limitrofe al torrente .

“Dei parcheggiatori abusivi non ne sapevo nulla -ammette candidamente il sindaco Buzzanca, che raggiunto al telefono chiama in diretta il Comando della Polizia Municipale per segnalare la cosa chiedendo un intervento immediato. Per quanto riguarda tutto il resto, posso solo dire che ogni anno incassiamo ben 10 milioni di euro solo con le multe: i messinesi preferiscono violare le regole, tanto poi le contravvenzioni vanno alla Serit e ci vorranno anni prima di pagarle. Quanto agli ambulanti davanti alla Prefettura, la sera di Ferragosto li abbiamo tempestati di multe, altro non possiamo fare”. E per quanto riguarda il problema dell'immondizia sparsa ovunque? “Mi creda -replica il sindaco mentre chiama il commissario di Messinambiente Di Maria per segnalargli una delle discariche di cui abbiamo parlato la settimana scorsa- Messina non è la città più sporca della Sicilia. Basta andare a Palermo o a Catania per rendersene conto. A Enna si salvano solo perché è una città piccola”. Fatto questo che comunque non consola e che in ogni caso dà da pensare. Così come dà da pensare lo scontro tra i ragazzi di Addiopizzo e alcuni componenti del Comitato Vara. “Invece di perdersi in chiacchiere sulla solidarietà -dichiara- bisogna colpire chi ha sbagliato. I ragazzi che attaccavano quei manifestini per chiedere alla Madonna di liberare Messina dalla mafia e dal pizzo andavano aiutati, ma questo non significa che l'intero Comitato Vara sia colpevole. La magistratura deve fare il proprio lavoro, però non si può buttare fango su una manifestazione che finalmente è arrivata ad avere un servizio nel Tg1. In ogni caso, proprio la sera di Ferragosto ne ho parlato con il questore e gli ho chiesto di andare fino in fondo alla vicenda. In questi anni -conclude Buzzanca- abbiamo portato avanti tante iniziative per far amare il territorio ai cittadini, ma il vero problema è creare una cultura della legalità. E non solo qui, ma a Reggio Calabria, a Bari o a Napoli. Purtroppo, per trovare una mentalità diversa, bisogna arrivare almeno a Bologna”.  590 Parcheggio selvaggio mezzi comune 20120814 MG 2231

Sarà. In ogni caso, sembra difficile che anche altrove succeda quello che questa foto dimostra: un mezzo del Comune parcheggiato a Palazzo Zanca dove vige il divieto di sosta e a pochi metri dalla postazione dei vigili urbani all'interno del Municipio.

Perché anche questa foto, come quella del frigorifero abbandonato alla Passeggiata a Mare proprio davanti al Palazzo del Governo, dimostra che spesso camminare per Messina è come avventurarsi nel Far West: nessun rispetto delle regole, tanto a pagare sono sempre gli altri, quelli che non hanno voce.

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