#Messina. Città a secco, l’AMAM: “Niente acqua fino a mercoledì”

AMAMNiente acqua fino a mercoledì e non è detto che la situazione non peggiori. La dei vertici dell'AMAM ha confermato i peggiori timori dei messinesi, con i rubinetti a secco da sabato mattina.

La situazione è grave: prima di arrivare con i trattori nel punto in cui a causa della frana il tubo ha ceduto nella saldatura, si dovrà aprire un passaggio e poi creare dei terrazzamenti.

A rallentare gli interventi l'ordinanza del sindaco di Calatabiano che vietava l'accesso alla zona della frana per motivi di sicurezza. Ieri i tecnici dell'AMAM hanno solo potuto effettuare dei sopralluoghi, ma i lavori veri e propri devono ancora iniziare.

La speranza, è che il tubo non sia stato danneggiato e che una volta che si riuscirà ad accedere nel punto in cui si deve intervenire, il solo problema da risolvere sia quello della saldatura.

Per quanto riguarda poi la vecchia querelle sull'utilizzo dell'acqua dell'Alcantara, gestita da una multinazionale francese che la vende a caro prezzo, il direttore generale dell'AMAM Luigi La Rosa ha specificato che in situazioni come questa non sarebbe determinante, perché da là arriverebbero 250 litri al secondo, mentre il problema da fronteggiare è da 900 litri al secondo.

L‘AMAM fornirà informazioni e aggiornamenti man mano che la situazione si evolverà.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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