Messina capitale d’Europa

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Targa che ricorda la conferenza del 1955
Due giorni fa si è celebrato il 150° anniversario dell'Unità d', proclamata il 17 marzo del 1861 grazie alla legge n° 4671 del Regno di Sardegna. Come sappiamo, il Risorgimento fu un processo estremamente lungo e complesso che, per convenzione, si è soliti fare iniziare nel 1815, all'indomani del Congresso di Vienna e della ristabilita pace -napoleonica.

I primi moti insurrezionali però, ebbero inizio l'1 settembre del 1847, proprio a Messina, quando uno sfortunato tentativo di ribellione anti-borbonica fu represso nel sangue. Fu la nostra città, quindi, a dare il la ai tentativi popolari di unificazione italiana. Ma in quanti sono a conoscenza del fatto che dopo l'Italia, Messina fece anche l'Europa? Stiamo parlando di storia recente, contemporanea per adoperare un termine di uso convenzionale.

Nel 1955, infatti, il ministro degli Esteri italiano Gaetano Martino, messinese di nascita e formazione, riuscì a portare in riva allo Stretto la determinante riunione interministeriale che pose le basi per la nascita della CEE, la Comunità Economica Europea. Dall'1 al 3 giugno i ministri degli esteri dei sei stati membri della CECA (Comunità europea del carbone e dell'acciaio) si riunirono nella nostra città per tre lunghissimi giorni, alla fine dei quali furono enunciati una serie di importantissimi principi e di azioni comuni volti alla nascita della Comunità Europea dell'Energia Atomica (Euratom) e di quella che diverrà nel 1957, con la firma dei trattati di Roma, la CEE della quale parlavamo in precedenza.

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Un momento della conferenza di Messina del 1955

Nella nostra città giunse l'elite politica dell'Europa di allora: Jan Willem Beyen in rappresentanza dell'Olanda, Antoine Pinay per la Francia, Joseph Bech per il Lussembergo, Walter Hallstein per la Germania Ovest, Paul Henri Spaak per il Belgio e, ovviamente, Gaetano Martino per l'Italia. In quei giorni Messina divenne la capitale politica ed economica dell'Europa, il cuore pulsante del continente. La conferenza iniziò in un clima molto teso, perché pochi giorni prima il Parlamento francese aveva bocciato l'accordo sulla CED (Comunità Europea di Difesa), un progetto di collaborazione militare tra gli stati europei, che avrebbe dovuto sostituire la NATO. Qualsiasi accordo tra le nazioni, sembrava quanto meno improbabile ma, incredibilmente, dopo due giorni di intense e prolungate riunioni, i sei ministri riuscirono a deliberare gli importantissimi accordi che rappresentano l'atto di nascita dell'attuale Unione Europea.

Gaetano Martino, nel periodo tra il 1955 e il 1967 (anno della sua morte), non mancò mai di sottolineare l'importanza della conferenza messinese, raccontando che il ministro olandese Pinay, ogniqualvolta gli accordi all'interno della CEE erano rallentati da dissidi tra i politici, gli si avvicinava per comunicargli che serviva ritrovare lo “spirito di Messina”, culla di Sicilia, d'Italia e d'Europa.

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