#Messina. Avviso di garanzia per inquinamento ambientale: la versione di Accorinti

stabilità ambientale solidarietà ferragostanePrimo avviso di garanzia per il sindaco scalzo Renato Accorinti, indagato dalla Procura di Messina per il reato di inquinamento ambientale insieme al dirigente comunale Antonio Amato e al presidente e all'ex direttore generale dell'AMAM Leonardo Termini e Luigi La Rosa. Che Accorinti sia indagato proprio per inquinamento ambientale sembra quasi una beffa del destino. Come da copione il primo cittadino, in una lunghissima nota, scarica tutto su chi lo ha preceduto. Dimenticando che anche se è vero che il disastro è stato provocato nell'arco di diversi decenni, in 3 anni e mezzo di amministrazione si sarebbe potuto quantomeno iniziare a porre rimedio a quanto fatto da quellicheceranoprima.
“In relazione all'avviso di garanzia ricevuto -si legge nella nota- il sindaco Renato Accorinti annuncia che chiederà di essere ascoltato con immediatezza dalla magistratura per esporre l'intenso e continuo lavoro posto in essere in questi tre anni e mezzo per recuperare situazioni di degrado generatesi negli ultimi 30-40 anni. “Per conoscenza di tutti -precisa Accorinti- è preliminarmente utile fare il punto della situazione della città in materia di scarichi fognari. Fino agli anni '60 tutte le fognature della città scaricavano a mare e solo dopo la legge 319 del 1976 e la norma regionale 27 del 1986 furono realizzati il collettore Cassina e il depuratore di Mili che avevano il compito di raccogliere e convogliare tutti gli scarichi fognari, quelli da Guardia a nord nel collettore Cassina e quelli da Guardia a Sud nel depuratore di Mili.
Purtroppo è storia nota che moltissimi scarichi non furono convogliati o allacciati e ancora più sono quelli che successivamente agli anni '80 non sono stati allacciati e scaricano abusivamente in o nelle condutture per la raccolta delle acque bianche. Quanto emerge è che c'è un grande lavoro da fare e questa Amministrazione lo sta facendo con impegno e con piena coscienza della difficile situazione ereditata. Nel difficile quadro di dissesto ambientale, idrogeologico, sociale e finanziario che l'amministrazione ha affrontato dalla seconda metà del 2013, è stata realizzata una intensa e importantissima attività progettuale, sulla cui base sono state intercettate risorse significative per intervenire in questo settore, da sempre ritenuto prioritario da questa amministrazione.
Appena insediata – prosegue il sindaco – pur in assenza di risorse specifiche, l'amministrazione ha avviato interventi di pulizia, diserbo, bonifiche e sagomatura dei torrenti anche stipulando un protocollo d'intesa con l'ESA e utilizzando i mezzi dell'autoparco comunale. È stato organizzato un sistema di manutenzione dei torrenti che prevede interventi su circa 20 torrenti l'anno concordati con le Circoscrizioni. Messina ha destinato oltre il 30% delle risorse del Masterplan (32,3 milioni di euro su 105) per interventi di tutela dell'ambiente, protezione del rischio idrogeologico e interventi sulle infrastrutture strategiche come l'acquedotto, un milione dei quali espressamente dedicato a interventi di adeguamento e controllo degli scarichi fognari su nove impianti del canale collettore Cassina nel tratto Guardia-Mili”.
Dopo un lungo e complesso lavoro di programmazione svolto negli ultimi anni l'Amministrazione è riuscita ad ottenere numerosi e importanti finanziamenti. Di seguito l'elenco dei progetti già finanziati relativamente ai torrenti per i quali è programmato l'avvio della spesa nel corso del 2017: riqualificazione ambientale e risanamento igienico-sanitario dell'alveo del torrente Cataratti-Bisconte e opere varie (29.990.000 euro, finanziato dalla Regione Sicilia con protocollo d'intesa il 22 ottobre 2016), sistemazione idraulica del torrente Annunziata e ricostruzione dell'alveo dissestato (2.000.000 di euro, finanziato dalla Regione con protocollo d'intesa il 22 ottobre 2016), lavori di messa in sicurezza dell'attraversamento del torrente Portella Arena in corrispondenza della cooperativa Futura (650.000 euro, finanziato nel Masterplan), mitigazione del rischio alluvione con opere di sistemazione in alveo e dei sistemi arginali dei torrenti Larderia, Papardo, Salemi-Gesso, Ortoliuzzo (47 milioni 888.207,30 euro, dei quali 7 milioni 943.119,02 euro finanziati nel Masterplan Città di Messina), lavori per la mitigazione del rischio idraulico con l'eliminazione di alcuni attraversamenti e guadi nei torrenti con manufatti preferibilmente prefabbricati (3 milioni, finanziato nel Masterplan Città di Messina), sistemazione idraulica Bordonaro superiore (3 milioni 470.000 euro, finanziato nel Patto per la Sicilia).
Oltre agli interventi eseguiti dell'amministrazione, c'è anche quanto posto in essere dall'AMAM, il cui presidente Leonardo Termini ha chiesto come il sindaco di essere sentito dalla magistratura, negli ultimi 18 mesi: a Orto Liuzzo sistemazione della condotta fognaria lungo la via marina, nel torrente Marmora sistemazione della condotta fognaria che attraversa il torrente, a Santo Saba interventi di sistemazione condotte fognarie e impianti di sollevamento, ad Acqualadroni rifacimento di tratti della condotta fognaria, a Torre Faro  sistemazione della fognatura in via Torre, a interventi di pulizia delle condotte, in via Consolare Pompea interventi di pulizia sul collettore Cassina e sulla rete vecchia, all'Annunziata sono stati eliminati tutti gli sversamenti fognari presenti nella parte scoperta del torrente, sono state sistemate le condotte fognarie e avviata la pulizia delle condotte su viale Regina Elena, a Campo Italia sistemazione della condotta fognaria e corretto convogliamento delle acque piovane, in viale della Libertà sistemazione della condotta fognaria, nel torrente Bisconte interventi per eliminare la fognatura dalla condotta delle acque piovane, a Mili San Pietro interventi per eliminare la fognatura dal torrente, nel torrente San Filippo, a Galati Sant'Anna, a Galati Santa Lucia e a Zafferia, interventi per eliminare la fognatura dal torrente. In merito ai depuratori l'amministrazione ha compiuto tutto ciò che era nelle sue competenze per la realizzazione degli interventi finanziati (40 milioni) sul depuratore di Tono, ma la Regione Sicilia non ha emesso i decreti di finanziamento.
“L'opera è adesso commissariata dal governo che ha nominato come commissario l'assessore Contraffatto, l'iter dopo il commissariamento è finalmente ripartito. Per il depuratore di Mili – conclude Accorinti – sono state acquistate le coperture per le vasche degli ispessitori e della vasca di sollevamento iniziale per eliminare i cattivi odori a Mili, le coperture sono già presso il depuratore e la loro istallazione è prevista per il mese di gennaio 2017. Sempre per il depuratore di Mili è stato finanziato con 10 milioni di euro il revamping dell'impianto nel Masterplan per la Città di Messina”. La magistratura ha anche disposto il sequestro di nove scarichi a mare, dopo che è stato acclarato che ci sono condotte fognarie che riversano in mare materiale fortemente inquinato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *