Messina, ancora un blitz dell’Annona contro gli abusivi e le minacce non si fanno attendere

MESSINA. Sono pochi, pochissimi. Sono stanchi, spesso vicini alla pensione e per loro le minacce sono all'ordine del giorno. Ma non mollano. Sono gli uomini dell'Annona della Polizia Municipale di Messina. Sono meno di 20 ma dovrebbero essere più di 50. Dal dei mercati cittadini alla repressione dell'ambulantato abusivo, passando per compiti che non sono di competenza come la viabilità, controllo conferimento rifiuti o TSO, giorno dopo giorno cercano di riportare la legalità dove da decenni regnano complicità, caos e negligente indifferenza.

Stamane l'ultimo di una serie di blitz in una delle zone a più alta densità di venditori abusivi: la zona compresa tra viale Europa, via San Cosimo e via La Farina, senza trascurare un passaggio sulla litoranea, dove sono sttai sequestrati oltre 30 chili di pesce. Tra minacce, scontri verbali e tentativi di far ragionare chi non riesce proprio a comprendere il concetto di rispetto delle regole, alla fine gli uomini dell'Annona agli ordini del commissario Giovanni Giardina sono riusciti a sequestrare intorno ai 1.500 chili di frutta e verdura.

Nonostante siano pochi e raramente possano contare sul supporto delle altre Forze dell'Ordine (diversamente da quanto avviene a Catania, giusto per fare un esempio) anche questa mattina hanno fatto il proprio dovere. Non si sono fatti fermare dalla stanchezza, dal sole cocente, dalla certezza che le persone a cui hanno sequestrato merce e mezzi sanno chi sono e che le eventuali ritorsioni sono da mettere in conto.

Per eliminare l'ambulantato selvaggio da Messina, che oltre a essere scorretto verso chi paga affitti e tasse mette inevitabilmente a rischio la salute di chi compra senza poter avere la certezza della provenienza della merce, servirebbero molti più uomini e risorse e un coordinamento interforze del quale non c'è traccia. Il sospetto che da più parti si sottovaluti il problema è quasi una certezza. Ma è una certezza anche il fatto che a Messina ci sono centinaia di persone, forse 500, forse di più, che devono essere messe nella condizione di poter lavorare, non fosse altro che per una banale questione di pace sociale. Messina è una città grande e creare dei piccoli mercati di quartiere da 30-40 posti non dovrebbe essere troppo difficile.

E far finta di non sapere chi sono queste persone (spesso hanno precedenti penali) e quali sono le uniche alternative alla vendita ambulante significa nascondere il sole con una rete, con tutto quello che questo comporta.

Ecco, nel giorno in cui la polemica del momento è quella della mancata passeggiata a Camaro di Mata e Grifone, passiamo la palla ai consiglieri comunali e di Circoscrizione, sperando che trovino il tempo di occuparsi senza ulteriori perdite di tempo di una questione ben più seria dell'orario in cui si muoveranno due machine festive di cartapesta.

Durante la giornata per Giardina e i suoi uomini, che hanno lavorato insieme al commissario Carmelo La Rosa, a una squadra della Guardia di Finanza e al della Messina Servizi, arrivano i complimenti del sindaco Cateno De Luca e il sostegno dei sindacati autonomia CIA e FIADEL.

Tutti a Messina sanno, ma nessuno agisce -ha commentato De Luca. Sono arrivate anche minacce pesanti alla mia persona, all'assessore Musolino e al commissario Giardina. Vi dico chiaramente che non temiamo gli attacchi. In questo anno appena trascorso abbiamo detto a tutti di regolarizzare la propria posizione. Ci sono delle regole da seguire. Sono dell'idea che tutti devono lavorare, rispettando le norme. Più minacciate, peggio sarà per voi. Sono io che imposto le strategie dell'Amministrazione. Se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me. Sono io che ho stabilito il nuovo percorso di legalità da seguire, mettendoci la faccia e andando avanti”.

Parole dure, quelle di De Luca, che non mancheranno di suscitare reazioni. Resta l'amarezza di dover constatare, per noi che eravamo presenti al blitz di stamane, che a poche decine di metri da dove sono stati effettuati i sequestri c'erano altri ambulanti che serenamente e senza porsi troppe domande vendevano abusivamente ed esentasse merce non tracciabile. E si fanno scommesse su quanti giorni passeranno prima che i venditori sanzionati oggi riprendano senza troppi problemi il proprio posto. In attesa di un altro blitz. L'ennesimo. (Foto Alessio Villari)

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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