L’orchestra del Vittorio Emanuele ed il ricordo di Pippo Mafali

Concerto Pippo MafaliSembravano fantasmi, proiettati sui muri esterni della Fiera di Messina, ma sono riusciti a trasmettere un' emozione che ha il sapore della rinascita. Gli del Vittorio Emanuele hanno suonato ieri sera, sul palco lunare del Teatro Pinelli occupato, alcuni brani del loro concerto in memoria del collega e compositore Pippo Mafali.

Hanno avuto solo macerie a far loro compagnia, ma la tanta gente che li ha seguiti da fuori, grazie al collegamento diretto predisposto dagli occupanti, ha potuto nettamente percepire la forte tensione etica ed estetica di quella che sarà ricordata come una sera dei miracoli. Uno dei momenti più intensi di due percorsi di lotta che si sono felicemente incontrati nel loro spazio più naturale.

“Avremmo dovuto farlo vent'anni fa -ha gridato un commosso Giampiero Cannata. Cgil degli orchestrali, alla fine dell'esibizione- se solo avessimo potuto immaginare come la classe dirigente di questa città avrebbe ridotto le sue istituzioni culturali e i suoi lavoratori”.

Gli orchestrali del Vittorio Emanuele stanno conducendo dal 2005 una dura vertenza per la loro stabilizzazione. La loro non è solo una giusta e legittima questione di salario e futuro certo, quanto piuttosto una delle tante storie di impoverimento artificiosamente imposto da decenni di appropriazione privatistica e indebita delle risorse e dei beni comuni, di spreco delle ottime risorse umane che Messina continua, nonostante tutto, a produrre.

Per questo la loro presenza al Teatro occupato non è stata un'ospitata di lusso, quanto il prendere corpo di un'alleanza naturale con chi, attraverso la liberazione di spazi, costruisce giorno dopo giorno un progetto di città come bene  comune e un'idea di bellezza come riscatto dalla miseria materiale e morale del nostro tempo.

Il Pinelli occupato, intanto, continua nel suo percorso di liberazione degli spazi della cittadella fieristica. La notte magica dedicata a Pippo Mafali  è stata preceduta da un pomeriggio dedicato ai bambini curato dell'Accademia Sarabanda di Gianni Fortunato, che ha messo in scena davanti a un pubblico di famiglie la fiaba Tirititì, di Luigi Capuana nello scenario suggestivo dell'ex Irrera a mare, riaperto e ridonato alla città per questa ed altre future occasioni.

Nella giornata di oggi, prove aperte dell'Otello di Shakespeare regalate dalla compagnia di Angelo Campolo e Annibale Pavone e un incontro con Maurizio Marchetti. Per il giorno di Natale, invece, “L'uomo di Natale” del musicista e scrittore Andrea Massimiliani ed una serata di gospel con il Glorius Quartet.

Nel frattempo, un annuncio fra  i tanti, comparso sulla bacheca del Pinelli cerca musicisti disponibili a mettere su un orchestra. E c'è chi è pronto a scommettere che il teatro occupato avrà il suo ensemble stabile prima dell'Ente Teatro di Messina.

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