Lei’s Anatomy

Luomo vitruviano“Di cosa scriverai nel prossimo post?” E' la domanda infrasettimanale più ricorrente che mi viene posta negli ultimi mesi. Di solito da un uomo.

I signori lettori di Sex in my city si rapportano alla sottoscritta con un atteggiamento di snobismo e superiorità (non si riferisce mica a me) misto a compassione (che razza di mezze calzette avrà incontrato finora), fino a perentori giudizi estetici (sarà un cesso se non se la fila nessuno).

In realtà, sono solo sbigottiti. E incazzati. Incazzati perché credono di conoscere perfettamente le nostre mappe sensoriali, perché negano l'esistenza del sesso occasionale anche al femminile, perché reputano tutte le donne tipe da scopa&coccola.

Quando l'Amico presenzia -a suo rischio e pericolo- ad una conversazione tra noi donne, scopre sempre qualcosa. E questo qualcosa lo sgomenta. Di fronte al tema “orgasmo cerebrale” (amabile dibattito moderato insieme alla signora Emme, alla signora Kappa e a Nostra Signora del Turgore), l'unico commensale maschio nicchia, esponendo la sua tesi che un orgasmo è sempre e solo un orgasmo. Bocciato.

Con una litografia dell'uomo vitruviano (anche l'arte è maschilista, ahimè), indichiamo la linea retta che unisce il muscolo pubo-coccigeo alla calotta cranica. Il flusso di piacere è bidirezionale: può partire da una sinapsi e arrivare al basso ventre oppure salire dall'inguine indugiando nella zona occipitale ma, in qualunque caso, deve coinvolgere le due estremità.

Non si può prescindere da questo assioma fondamentale, signori uomini. Ogni volta che le donne vi aprono i loro cancelli (contestualmente agli arti inferiori) comincia per voi un'accorta azione investigativa, che non può tramutarsi in una stantuffante olimpiade del piacere in cui vince chi arriva prima al climax.

I signori uomini non riescono a capitolare di fronte alla più sconcertante delle rivelazioni: che la dicotomia clitoridea-vaginale non è un falso storico. L'Amico non crede ad una distinzione così netta: sì ne aveva sentito parlare ma no, non potrebbe dire con sicurezza quale delle sue ex era l'una o l'altra (chiosa indispettito “Comunque, nessuna si è mai lamentata!” Certo non con te).

La solita frettolosa conclusione pseudo analitica dell'homo erectus, insomma. Non dateci per scontate anatomicamente né eroticamente né orgasmicamente. Ogni donna è un connubio cerebro-erogeno unico e non può essere sedotta, eccitata, sfiorata, presa affidandovi alle sole conoscenze dei vostri trascorsi erotico-sessuale. Appagare seriamente una donna è probabile quanto la possibilità di riconoscere la maestra di seconda elementare nella folla del mercato il sabato mattina.

Scosso e piccato, dopo che gli suggeriamo a scopo didattico la visione de La cosa più dolce, L'Amico si congeda senza terminare il suo Syrah. Signori uomini, restando a vostra disposizione per eventuali delucidazioni o chiarimenti, porgiamo cordiali saluti.

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