Legge sulla trasparenza, firmate le linee guida

L'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Caterina Chinnici ha firmato la circolare che contiene le linee guida per l'attuazione della nuova normativa in tema di termini di dei procedimenti amministrativi, così come previsto dalla legge sulla semplificazione e trasparenza, approvata all'unanimità dal parlamento regionale ed entrata in vigore lo scorso 26 aprile.

“Stiamo procedendo con grande celerità – spiega l'assessore, che ha già illustrato il provvedimento al Codipa, il Comitato di coordinamento dei dipartimenti regionali presieduto dal segretario generale – per attuare nel più breve tempo possibile tutte le disposizioni contenute nella legge che, comunque, è già operativa in buona parte”.

Le linee guida dettano i criteri per una corretta e uniforme applicazione di quanto previsto dall'articolo 2 della legge e riguardano tutti i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni regionali e degli enti, istituti e società sottoposti a controllo, tutela e vigilanza delle stesse. L'articolo 2 della legge regionale 5/2011 ha stabilito che le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concludere l'iter entro 30 giorni dalla data di avvio del procedimento, se d'ufficio, o dal ricevimento della domanda se di parte. In caso di procedure particolarmente complesse, la durata massima puo' essere elevata, tramite appositi regolamenti che individuano i singoli procedimenti oggetto di deroga, fino a 60 ovvero 150 giorni.

“Ciascuna amministrazione – continua l'assessore Chinnici – nel rideterminare i termini dei procedimenti dovrà attenersi ai principi di certezza, proporzionalità, economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa. Le amministrazioni
dovranno coniugare il principio costituzionale di buon andamento, inteso come adeguatezza e funzionalità dell'azione amministrativa, con le aspettative del cittadino-utente ad un procedimento quanto piu' spedito e certo nei suoi tempi di
definizione. Le amministrazioni dovranno perseguire l'obiettivo di una congrua riduzione dei termini medi di conclusione dei procedimenti rispetto a quelli vigenti, individuando percorsi virtuosi che consentano lo snellimento del relativo iter”.

Le amministrazioni non dovranno fissare termini superiori di conclusione del procedimento a quelli attualmente vigenti, tenendo in debito conto anche le diverse fasi di cui esso si compone.

“L'obiettivo principale – riprende l'assessore – è garantire il rispetto del principio di trasparenza per consentire l'effettiva partecipazione degli interessati al procedimento, presupposto essenziale per un rapporto collaborativo tra pubblica
amministrazione e cittadino. Ciascuna amministrazione dovrà assicurare che ai tempi di conclusione dei procedimenti sia data adeguata pubblicità con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione e anche sui rispettivi siti web
istituzionali”.

Ciascun dipartimento regionale, che dovrà istituire nuclei ispettivi interni, ogni 6 mesi trasmetterà all'Ispettorato per la Funzione pubblica una relazione dalla quale risultino eventualmente i motivi che hanno portato alla mancata conclusione dei procedimenti nei termini previsti. Spetterà poi all'Ispettorato, sulla base dei dati contenuti nelle relazioni semestrali, svolgere il monitoraggio e il coordinamento
sull'attività degli Uffici. La legge prevede anche che la mancata emanazione del
provvedimento nei termini stabiliti possa costituire fonte di responsabilità dirigenziale e disciplinare ed inoltre assumere rilevanza ai fini della retribuzione di risultato.

L'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento potrà determinare l'obbligo di risarcire il danno ingiusto subito dal privato per il ritardo dell'amministrazione, che comunque potrà rivalersi nei confronti del dipendente.
L'assessore Chinnici sta procedendo anche per quanto riguarda il processo di misurazione e valutazione della performance dei dirigenti regionali. La legge prevede infatti che entro 6 mesi venga adottato un regolamento con il quale disciplinare le modalità di nomina, composizione e funzionamento degli organismi
di valutazione.

Per questo motivo è già in fase di costituzione una cabina di regia, ai cui componenti non spetterà alcun compenso o rimborso spese, che dovrà fornire gli indirizzi e le
direttive propedeutiche alla predisposizione dello schema di regolamento.

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