#LegaPro. Lucarelli si presenta: “Messina piazza importante”

Cristiano Lucarelli
Cristiano Lucarelli

Conferenza di presentazione molto lunga quella di Cristiano Lucarelli e del suo staff dopo la vittoria del Messina sulla Vibonese per 2-0 in Coppa . Il tecnico toscano, bandiera del in Serie A e B, ha toccato tanti punti: dal valore tecnico della squadra al rapporto col presidente, passando anche da come ha sfiorato Messina nel dopo Bertotto e come ha intenzione di riportare serenità in un gruppo in difficoltà. Mi avevano detto che questa squadra sapeva giocare solo di rimessa – afferma Lucarelli parlando del match. Oggi fino alla fine abbiamo iniziato la manovra dal portiere, riuscendo a uscire con palla rasoterra tramite esterni e difensori centrali. Non era scontato vincere oggi, faccio i complimenti ai ragazzi, il mio merito è ai minimi termini. Dopo tanta sofferenza e tanta negatività è arrivato un piccolo raggio di sole, non siamo guariti, ma abbiamo cercato di voltare pagina e ripartire. Dal punto di vista psicologico è una vittoria che dà morale ai ragazzi e crea autostima”.

Lucarelli spiega perché ha sposato questo progetto: “Intanto l'insistenza del presidente. Mi ha cercato nel momento dell'esonero di Bertotto, poi forse si è spaventato perché gli ho chiesto otto giocatori, non era una situazione semplice, molti andavano via. Conti alla mano era il numero minimo, ma ha fatto altre scelte. Non riuscivo a dire no al Messina, volevo che il Messina andasse su un altro allenatore. Alla seconda chiamata ho mandato i miei collaboratori a vedere le partite, ho studiato la partita di Monopoli, Alessandro (Conticchio) è andato a Caserta nel caso avessimo firmato per vedere la prossima avversaria. Ho chiarito alcuni aspetti col presidente, non ho una grande carriera alle spalle da allenatore, quindi non potevo permettermi ulteriori passi falsi. Il presidente è una brava persona, forse troppo tifosa del Messina, e per questo gli ho suggerito di esserlo meno e agire più da presidente per il bene del Messina. Onestamente ci siamo guardati io e i miei collaboratori, non abbiamo battuto ciglio e abbiamo accettato l'incarico. Non è una città come le altre, è una grande possibilità”.

Sul mercato e la rosa a disposizione: “Se ci sono giocatori svincolati già abbastanza pronti, sia mentalmente che fisicamente, si farà qualcosa. Se dobbiamo prendere calciatori che vengono per farsi scampagnate, che non indossano da tanto le scarpe da ginnastica con tre-quattro mesi di tempo per rimetterli a posto, preferiamo andare avanti con questa rosa. Abbiamo individuato alcuni calciatori che possono fare al caso nostro. Nei prossimi giorni potrebbero esserci delle novità. Non sono abituato a guardare troppo in là, mi giro e vedo una sola squadra dietro di me. Il Messina può fare di più, ma essendo molto schietto, mi sorprenderei se riuscissimo ad arrivare tra i primi quattro. Siamo persone oneste intellettualmente, quindi tiriamoci fuori dalle zone a rischio, e se dopo possiamo alzare gli occhi per guardare in avanti, qui c'è uno staff che non si accontenta di niente, ma bisogna andare passo dopo passo. Il presidente da tifoso ha fatto una valutazione data dall'entusiasmo. Oggi ha un altro stato d'animo, dobbiamo cercare di lavorare, tenendo un basso profilo. Siamo il Messina, quando andiamo a giocare in trasferta è la festa del paese, e tutti vogliono farci la festa perché siamo il Messina. Oggi è un brodino, non è la cura di Lucarelli. Non facciamo proclami, non è mai giusto farli, sono sempre negativi. Testa bassa, lavoriamo, bisogna preparare una partita e recuperare le forze. Il 4-3-3 è il modulo più congeniale al mio modo di fare calcio, quello che ho utilizzato di più e che più si adatta a questa rosa”.

Ci sono delle situazioni per poter ovviare all'assenza di Pozzebon – ammette Lucarelli. Non ne farei un dramma. Ho dato possibilità a tutti oggi, la situazione di negatività ha creato tante bocciature premature. Tra un mese e mezzo magari potremo dire di avere 18-20 giocatori su cui puntare per poi andare sul mercato di gennaio. Io ho il dovere di recuperare più calciatori possibili, per poi fare una valutazione su chi merita di indossare questa maglia pesantissima, pesa molto più della maggior parte delle maglie delle squadre di questo girone, se non di tutte”.

“Prometto ai tifosi che cercherò con tutte le mie forze di far rispettare la maglia a questi calciatori. Non sempre quando si perde, la maglia non è sudata, giocare in una piazza come Messina ti può inibire, è una maglia pesantissima. A volte ci sono dei limiti, oppure ci sono periodi dove niente ti gira nel verso giusto. Capisco i tifosi, ci metterò sempre la faccia, non voglio turbarli. Sono venuto qui spesso sia al Celeste che al San Filippo, quando arrivavo nel sottopassaggio per fare riscaldamento pensavo “Ecco, ora viene giù lo stadio”, sia per l'avversario che per il Messina. Pensare di non avere i tifosi dalla nostra parte non lo concepisco e in questa categoria il pubblico può fare il dodicesimo e il tredicesimo uomo in campo. Giustamente ognuno di noi ha la propria squadra del cuore, qualunque essa sia è come un figlio per noi, va difeso nelle disgrazie più che mai. Penso che non si divertono i tifosi adesso, stanno soffrendo nel fatto di dover contestare. Bisogna aiutare il Messina, so che i tifosi lo amano. Igor Protti mi ha sempre parlato di questa piazza, anche per questo ho avuto tante simpatie per Messina, dispiace trovare una contestazione, so che loro possono dare tantissimo”.

Lucarelli e staff

Lucarelli presenta il metodo di allenamento accompagnato da Vanigli e Conticchio, suoi collaboratori: “E' un qualcosa che già esiste, specialmente in categorie superiori. Non stiamo facendo niente di particolare, ho dei collaboratori come Richard e Alessandro, rispettivamente difensore e centrocampista. E per quanto sia formativa Coverciano, posso essere preparato da un punto di vista di studio su determinate situazioni, ma da un punto di vista pratico mi serve gente che ha fatto quel ruolo. Siamo dei perfezionisti, nel mio staff ho preteso che ci fossero loro due. I miei esoneri non sono mai stati legati ai risultati, ma solo perché non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. Ho avuto tanti bravi allenatori, ho cercato di capire il meglio e il peggio da ognuno di loro per formarmi. Dico che ringrazio tutti gli allenatori che ho avuto, non ne ho uno preferito in particolare. Ho voluto Vanigli e Conticchio perché in certe situazioni sono più bravi di me. Ovviamente non lavoreremo per reparti separati ogni giorno, ma un paio di sedute settimanalmente Richard lavorerà con i difensori, Alessandro coi centrocampisti e io con gli attaccanti”.

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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