L’amianto bandito dalla Sicilia. I DR: è merito nostro

DR su amianto
La conferenza stampa dei DR

Via libera dell'Assemblea Regionale Siciliana alla legge regionale 306 che rpevede la decontaminazione dell'isola dall'amianto.

I Democratici Riformisti hanno presentato in conferenza stampa quello che definiscono un successo del loro gruppo parlamentare, poiché la legge è stata redatta da Pippo Gianni, proprio dei DR. E proprio il parlamentare ha illustrato le caratteristiche della legge.

“Una volta nella mia città c'era una ditta che si chiamava Eternit- ha raccontato. Su 118 lavoratori ne morirono 120 per le conseguenze derivate dall' all'amianto, perché due mogli respirarono le fibre che i mariti portavano sui vestiti e si ammalarono pure loro.

Ad oggi l'unica cura che conosciamo è la prevenzione. Io ho ripreso una battaglia fatta a Roma dai 5 Stelle, che si articola in tre obiettivi: debellare totalmente i tumori causati dall'amianto, curare le persone esposte che adesso vanno fuori dalla Sicilia in una struttura regionale e creare un cantiere di inertizzazione dell'amianto per renderlo inattivo -ha spiegato Gianni”.

La legge regionale appena approvata in Assemblea Regionale passa le competenze della decontaminazione dall'amianto alla Protezione Civile e ha un fitto calendario che prevede la stesura del piano regionale entro 120 giorni e 60 giorni per ogni Comune per stilare la mappatura ed il piano comunale.

Presente l'assessore all'Ambiente a cui non è mai sfuggito il problema dell'amianto a Messina. “Si tratta di una tragedia epocale di problemi aperti e non risolti- ha dichiarato l'assessore. A Messina il problema è enorme non solo perché riguarda i quartieri baraccati ma anche l'abbandono criminale. Come amministrazione, abbiamo anche contattato le forze dell'ordine perché si tratta di un problema di ordine pubblico”.

Soddisfatti i parlamentari dell'Assemblea Regionale, i DR Marcello Greco e il capo gruppo all'ARS Beppe Picciolo. “I nostri ringraziamenti vanno a Pippo Gianni, componente la mia stessa commissione parlamentare -ha dichiarato il primo. Il problema, oltre a quello della salute, è l'aspetto che riguarda la ripartenza dell'edilizia e del lavoro”.

Sul lavoro della commissione torna Giuseppe Picciolo: “La Commissione Sanità è il fiore all'occhiello della nostra Assemblea siciliana perché composta da dieci che sanno o hanno visto i danni dell'amianto sulla salute. Sarà importantissimo l'investimento strutturale dopo la fase di informazione e di prevenzione. Questa è politica del fare”.

Incalzano l'assessore Ialacqua, Nino Interdonato e gli altri consiglieri comunali DR. ”Abbiamo realizzato un atto di indirizzo -ha dichiarato Interdonato- affinché sia subito creato un tavolo tecnico al cui vertice ci sia il sindaco e di cui facciano parte il presidente della commissione sanità, i sei presidente di circoscrizione e l'assessore alla sanità”.

Lo segue a ruota Elvira Amata, consigliere comunale DR. “Si parla in termini finalmente concreti su un tema annoso. Oggi ci sono tutte le risorse perché offriamo alle generazioni future un ambiente migliore. L'assessore Ialacqua deve quotidianamente stimolare perché i report della mappatura siano presentati ogni giorno e così devono fare gli assessori Mantineo e De Cola”.

Un successo, quella dell'approvazione della legge 306, che il gruppo dei Democratici Riformisti rivendica a gran voce in ambito regionale ma anche cittadino,in particolare a Messina dove si inizia il percorso di liberazione dal veleno amianto, portato avanti da anni con pochi mezzi e molta speranza dall'assessore Ialacqua, che adesso può sperare che una parte dei 21 milioni di euro stanziati per la bonifica, salvino anche Messina da un pericolo diffuso in tutta la città.

L'amianto, detto anche asbesto, è un composto di minerali di cui, fino agli anni '90, l'Italia era uno dei maggiori produttori mondiali.

Nel 1992 il nostro Paese ne ha bloccato la produzione e ha imposto alle regioni la bonifica dopo l'accertamento medico della correlazione fra tumori, quali il mesotelioma, ed altre patologie con l'esposizione alle fibre di amianto.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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