La Provincia è sull’orlo del baratro, sciabolate tra FP Cgil e Ricevuto

Clara Crocè, segretario generale FP Cgil

Solo i dipendenti costano 41 milioni di euro l'anno. Ma per chiudere il Bilancio della Provincia di Messina all'appello mancano 15 milioni di euro che secondo il piano presentato ai sindacati dal presidente Ricevuto dovrebbero essere recuperati con al personale (si parla di 300 esuberi) ed ai servizi.

Anche se fa meno notizia rispetto al Comune, la situazione economica di Palazzo dei Leoni probabilmente è peggiore.

Anche oggi pomeriggio la FP Cgil ed il presidente Nani Ricevuto hanno duellato, ma più che di colpi di fioretto si è trattato di sciabolate vere e proprie.

“L'ente sta affondando -denuncia il segretario generale della FP Cgil Clara Crocè- per gli sprechi accumulati negli anni, ma per anni Ricevuto si è rifiutato di incontrarci, preferendo il confronto con le RSU. Un comportamento assolutamente inaccettabile. Ed altrettanto inaccettabile è che ci convochi adesso che i buoi sono scappati.

Come FP Cgil non siamo disponibili a condividere un percorso che penalizza i dipendenti provinciali, i precari ed i servizi. Come non possono essere condivisi gli annunciati tagli ai servizi essenziali quali il trasporto e l'assistenza igienico-sanitaria dei disabili nelle  scuole superiori”.

Intanto i numeri forniti dalla FP Cgil sono da brivido. Nel 2013 nelle casse di Palazzo dei Leoni arriveranno soltanto  5 milioni 736 mila euro di trasferimenti statali, contro contro gli 11 del 2012, i 22 e mezzo del 2011 ed i 29 del 2010.

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Il presidente Ricevuto quando sosteneva che con 15 assessori avrebbe fatto risparmiare 200 mila euro l'anno

Una caduta libera che mette seriamente a rischio il futuro dei mille dipendenti della Provincia e dei 98 precari e dei servizi destinati ai cittadini. E il fatto che dal 6 marzo si avvii una discussione sui tagli alle Province italiane non contribuisce certo a rasserenare gli animi.

“Dopo anni il Presidente Ricevuto si è svegliato dal lungo sonno e con il  sorriso da “ gatto del Cheshire”si è presentato alle organizzazioni sindacali  e ai dipendenti che martedì scorso hanno invaso i corridoi di Palazzo dei Leoni per protestare contro i tagli alle retribuzioni -aggiunge ancora Clara Crocè.

Invece di tagliare sul personale e sui servizi è indispensabile ridurre i costi della politica e le spese superflue. Riteniamo necessario  entrare nei  minimi particolari e conoscere ogni dettaglio, ma non ci è stato presentato un piano dettagliato.

Siamo convinti che si possano eliminare gli sprechi ed intercettare ulteriori voci che consentano di risparmiare senza comprimere i salari e salvaguardando tutti i posti di lavoro. Non  si può generalizzare e  mettere tutto nelle stesso calderone della voce spesa per il personale. Non abbiamo bisogno dei soliti colpi di teatro del presidente Ricevuto  -conclude Clara Crocè-  ma di atti concreti.

Anche perché, se lui ama comportarsi come il gatto del Chehire, noi non ci chiamiamo  Alice e non veniamo dal Paese delle Meraviglie”.

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