La Cgil di Messina presenta il III Studio sull’occupazione della provincia. Oceano: “E’ emergenza, ripartiamo dal lavoro”

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Lillo Oceano, segretario generale Cgil Messina

“Ripartiamo dal , dai giovani, dalle potenzialità trascurate”. E' l'idea alla base del III Studio sull'occupazione in provincia di Messina voluto da Lillo Oceano, segretario generale della Cgil che si presenterà stamane alle 10 nella sede del sindacato.

Lo studio è un'analisi approfondita della condizione dell'occupazione e del territorio attraverso , riflessioni e proposte che mette a confronto dati provinciali, nazionali ed europei.

A presentarla insieme ad Oceano, la segreteria confederale della Cgil di Messina e il reggente di Cgil Sicilia Ferruccio Donato.

Lo Studio, il terzo consecutivo elaborato dalla Cgil di Messina sullo stato dell'occupazione a livello locale, mette a fuoco i tre aspetti che a partire dal 2007, tra la crisi e gli interventi  adottati e quelli mancati, hanno modificato i livelli dell'occupazione nell'intero territorio peloritano. A partire dalla perdita continua e costante di posti di lavoro (15.449 unità in meno dal 2007 ad oggi), fino al dramma dei giovani disoccupati e alla progressiva desertificazione dell'industria locale.

“Mentre crolla l'occupazione giovanile e prosegue la forte difficoltà delle donne ad entrare nel mercato del lavoro con appena una donna su 4 occupata nella provincia di Messina -spiega Oceano- si registra un aumento dell'occupazione nella fascia d'età più elevata, segno evidente degli effetti degli interventi nazionali  che hanno posticipato l'età della pensione. Questo Studio Cgil fornisce una lettura chiara di come le dinamiche del lavoro siano influenzate dagli interventi normativi e dalle scelte compiute a livello locale, oltre che regionale e nazionale, anche rispetto ai servizi pubblici, alle politiche di sostegno allo studio e agli interventi per lo ”.

La presentazione dello Studio, inedito e con i più aggiornati dati Istat, sarà anche base dalla quale la Cgil di Messina partirà per presentare un pacchetto di proposte che consentano di rimettere in moto l'economia e invertire il trend negativo in atto.

“Quella che da 3 anni registriamo attraverso questo nostro Studio è una vera emergenza occupazionale che per i giovani travalica persino quella economica -spiega ancora Oceano. Non si deve perdere tempo, la priorità è il lavoro, sono i giovani, le tante potenzialità del nostro territorio inespresse e trascurate”.

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