Juventus-Monaco, la Corte dei Conti condanna Buzzanca, Ruggeri e Mauro a risarcire la città

L'ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca
L'ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca

E' costata cara all'ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, al suo ex Capo di Gabinetto Antonio Ruggeri e  al dirigente di Palazzo Zanca Giuseppe Mauro portare in riva allo Stretto la Juventus e il per il Torneo Città di Messina.

La Corte dei Conti li ha infatti condannati a risarcire 57.600 euro alle casse comunali (28 mila 600 euro Buzzanca, 14 mila 400 euro a testa Ruggeri e Mauro): l'importo esatto del contributo assegnato nel dicembre 2008 alla società San Marco Sport Events, che l'anno dopo organizzò l'evento sportivo.

Secondo la magistratura contabile, “l'esborso in questione costituiva danno erariale, in quanto non corrispondeva al raggiungimento di alcuna finalità istituzionale ed era stato effettuato in assenza di documentazione giustificativa, nonostante fosse un principio consolidato dell'ordinamento quello secondo cui l'utilizzo del denaro pubblico deve essere documentato e rendicontato.

Il pagamento, infatti, era seguito alla presentazione di una fattura da parte della società senza alcun elemento di specificazione ulteriore né, a supporto, di alcuna dimostrazione delle spese sostenute”.

E ancora: “l'amministratore deve operare nel rispetto delle norme e dei principi giuridici, tra i quali primo fra tutti si pone quello del buon andamento dell'azione amministrativa, nonché di economicità, efficacia ed efficienza della stessa.

E' necessario, altresì che le scelte adottate siano trasparenti e che la spesa sia congrua rispetto ai risultati. Manca una progettualità iniziale dell'evento sia in termini di analisi dei costi complessivi da sostenere che in termini di ritorno di immagine e di promozione del territorio, scopo ultimo dell'intervento”.  In soldoni: avete speso inutilmente denaro pubblico, adesso restituitelo.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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