Il ricco, il povero, il maggiordomo

ilriccoilpoveroeilmaggiordomoIl ricco, il povero, il maggiordomo

Paese: Italia

Genere: Commedia

Durata: 102 minuti

Regia: Aldo, Giovanni, Giacomo, Morgan Bertacca

 

Recensire l'ultimo lavoro del trio comico più famoso e (un tempo) più divertente d'Italia è uno di quei lavori che si potrebbe fare ad occhi chiusi. A quattro anni di distanza da “La banda dei babbi natale”, che ci aveva lasciato con l'idea che Aldo, Giovanni e Giacomo non fossero del tutto finiti, arriva questo lavoro realizzato con l'aiuto di Morgan Bertacca, che aveva già curato la sceneggiatura proprio di quel film.

Giacomo è un ricco broker della Milano bene e ha al proprio servizio come maggiordomo Giovanni. Aldo è un venditore ambulante in un mercatino di quartiere, che vive ancora con la madre e che nel tempo libero allena una squadra di calcio giovanile. La vita di Giovanni non è granché, con la madre sempre addosso a rinfacciargli quanto sia inetto.

Un controllo delle licenze di vendita al , porterà ad un incidente, che a sua volta farà conoscere i tre. Giacomo nel frattempo subisce un tracollo finanziario e si ritrova senza più un soldo, senza casa e ovviamente senza servitù. Giovanni si ritrova senza stipendio, ma i due hanno la “fortuna” di essere ospitati da Aldo. Durante la convivenza forzata, che genera ogni tipo di incidente, Giacomo ha un'idea per tornare ad essere ricco. Ma la banca, per elargirgli il prestito necessario, esige un solido garante…

Niente di nuovo all'orizzonte. La comicità del trio rimane episodica e per quanto riguarda i loro film legata a filoni ormai consumati, primo fra tutti il tema dell'importanza dell'amicizia. D'accordo, è un soggetto importante, anzi basilare e nobile, ma nel cinema bisogna variare. Qui invece non varia un bel niente, se non la profondità delle rughe dei tre e il tono sempre più bianco dei capelli di Giovanni. Temi triti, idee vecchie e tanta noia. Dispiace dirlo ma non c'è proprio niente da salvare, al momento “Il ricco, il povero e il maggiordomo” segna il punto più basso della carriera cinematografica di Aldo, Giovanni e Giacomo. Consigliato se non si è mai visto un solo film del trio comico.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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