Il PD pronto alle primarie. Grioli: chi ha più filo tesserà

Peppe Grioli, segretario cittadino del PD

Il PD di Messina avrà le sue primarie. Parola di segretario cittadino. Che nello specifico è Peppe Grioli, classe 1979, da agosto del 2008 alla del Partito Democratico messinese. Dopo un susseguirsi di voci, pettegolezzi e presunte incertezze, Grioli spazza via ogni dubbio. Anche perché, ci tiene a precisare, le primarie sono previste dallo statuto, la direzione del partito le vuole e non sono in discussione. Punto.

“In questo momento siamo impegnati sui Forum programmatici -spiega Grioli. Subito dopo le regionali ci metteremo al lavoro per la presentazione della Conferenza programmatica “Obiettivo Messina”, prevista entro la fine dell'anno. La conferenza durerà tre giorni, durante i quali il PD presenterà le proprie idee per il futuro della città. Idee che ovviamente saranno condivise con la coalizione che lavorerà con noi per un'alternativa al disastro attuale”.

Quanto conta per lei il concetto di coalizione in questo momento? “È un punto fondamentale della mia segreteria. Però quella a cui stiamo lavorando non è una coalizione espressione della tradizionale composizione del cento sinistra, ma un'alleanza a 360 gradi che sappia interpretare la voglia di cambiamento, che si esprime anche attraverso i numerosi movimenti e le associazioni che in questa città esprimono idee ed istanze per ricostruire il futuro di Messina”.

E l'UDC in tutto questo come si pone? “Ci può essere ovviamente, ma con il presupposto della presenza e della condivisione di un progetto. Certo, in Sicilia siamo alleati a sostegno della candidatura di Crocetta, ma purtroppo a livello nazionale siamo divisi sulla prospettiva delle primarie di coalizione del centro-sinistra. In ogni caso, è chiaro che a Messina l'UDC non può chiedere al PD un rapporto esclusivo tale da escludere partiti e movimenti che sono espressione di chi vuole partecipare a questa fase in cui si lavora per dare una sterzata radicale rispetto a quanto è stato fatto finora”.

E un accordo con SEL è ipotizzabile a livello locale? “Sicuramente. E non solo con SEL, ma anche con i movimenti e le associazioni così presenti in città da un po' di tempo a questa parte a cui ho appena accenato. In questo momento di crisi e di sfiducia i partiti non devono commettere l'errore di chiudersi, ma devono invece dare un segnale di grande apertura ed avere coraggio nelle scelte di uomini e donne che dovranno interpretare il cambiamento”.

Primarie o no, da tempo la indicano come il candidato ideale del centro-sinistra alla poltrona di sindaco. “Abbiamo iniziato un percorso ben preciso che ha visto il PD cittadino impegnato prima nei Forum e adesso sulla Conferenza Programmatica. Poi ci sarà il passaggio fondamentale della condivisione degli obiettivi con la coalizione ed infine le primarie, che dovranno avere regole certe sia su come procedere che su chi deve votare. Il tutto, ovviamente, nella più assoluta trasparenza. E poi, chi ha più filo tesserà”.

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