Il Crocetta-pensiero su Scilabra & Company

Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta (Foto Paolo Furrer)
Il presidente della Rosario Crocetta (Foto Paolo Furrer)

“La settimana scorsa chiamai Ardizzone per rinviare a mercoledì la questione della mozione di censura perché giorno 21 sono stato convocato al ministero dello Sviluppo economico per un incontro sull'Eni. Se non vado a Roma dicono che me ne frego dei lavoratori, se non vado in aula dicono che mi sottraggo al confronto…”.

Così il presidente della Regione Rosario Crocetta, rispondendo ai cronisti sul rinvio della mozione di censura nei confronti dell'assessore alla Formazione Nelli Scilabra. “E' insopportabile  sul piano morale – ha aggiunto – che una ragazza di 30 anni debba essere sottoposta a una situazione del genere per avere scardinato un sistema, mentre i deputati e coinvolti in inchieste possono stare in aula e votare. Come si giustifica che possa votare chi è inquisito e sottoposto a misure patrimoniali?”

Sull'ex dirigente generale della Formazione Anna Rosa Corsello, dimessasi dopo il flop del click day, Crocetta scherza in modo colorito: “Con la Corsello abbiamo un quasi rapporto amoroso. Ha chiarito anche con Nelli. Mi voglio avvalere di lei anche in futuro”.

Sul segretario generale della Regione Patrizia Monterosso: “Se me l'avesse raccomandata qualcuno, la Monterosso non sarebbe lì. L'ho inserita io perché è brava e se fosse stata un punto di riferimento per qualcuno non l'avrei fatto. Come sarà chiaro in futuro, in questi anni lei ha contribuito a chiarire cose malate. Penso che le denunce della Monterosso abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Ciapi e saranno decisive per il futuro.

La condanna che ha avuto dalla Corte dei Conti per gli extra budget – prosegue il presidente – è una multa, non c'è dolo. Ognuno di noi rappresenta una fase della storia. Io sono convinto che il sistema Cuffaro e il sistema Lombardo esistano. Per non avere continuità con Cuffaro e con Lombardo dovrei licenziare tutti i dirigenti?”.

 

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