I nuovi non-bambini

festebamb1“Questi giochi non mi piacciono, sono per bambini!”. A urlarlo non è un'adolescente scontrosa ma una capricciosissima non-bambina di 6 anni durante una festa di compleanno. La sua festa di compleanno, organizzata come se fosse ad un passo dal debutto in società. “Abbiamo a che fare con gente viziata -ci racconta un'animatrice che lavora nel settore infantile. Sono bambini che hanno un età che però non è la loro. Spesso mi confondo – continua – perché non so se sto lavorando e giocando con i bimbi o se sono ad un matrimonio”.

Da diversi anni a questa parte i ricchi o pseudo tali della Messina-bene partecipano agli agoni più difficili della storia. Più alta è la somma di denaro che allegramente si tira fuori dalle tasche, maggiore sarà la fama della stessa famiglia. Chi vince per il miglior posto dove festeggiare il compleanno, chi invece per l'animazione più divertente e competente. Ma che fine hanno fatto le vecchie e care feste in casa della nonna, con le torte fatte dalle zie e le spremute d'arancia?

“Ricordo un compleanno festeggiato in un hotel 5 stelle lusso di Taormina per una bimba di soli 3 anni – continua l'animatrice. Adesso mi viene anche da ridere pensando al catering per la cena, alle numerose pietanze preparate, ai palloncini e alle maschere per allestire la modesta sala. Eravamo in 10 quel pomeriggio su un totale di 100- 150 invitati. Vi sembra possibile? Le feste in piscina sono tra le peggiori. Ho lavorato all'ultima proprio qualche mese fa in cui, come smentirsi, il bambino festeggiava i suoi attesi 8 anni. I gonfiabili per i piccoli invitati erano solo un bel pretesto per i genitori, cosi da poter tenere occupati i propri figli e godersi la serata. Un po' come i rinfreschi per le cerimonie importanti: c'erano tavoli ben apparecchiati per gli adulti e la tipica aria tesa di chi alzandosi doveva sfoggiare i bei vestiti. Feste per bambini che costano anche mille-due mila e che i genitori tirano fuori senza battere ciglio“.

Le festicciole di una volta si sono trasformate in un girone dantesco per chi ci lavora e deve fare i conti con madri e padri che accontentano in tutto e per tutto il figlio disperato ed in lacrime per ottenere ciò che vuole. Bambini scontrosi, ineducati, presuntuosi e tremendamente viziati. “ Tu cosa vuoi? Noi vogliamo ballare le canzoni di Hanna Montana –urla una bambina di 7 anni al proprio animatore che ci racconta perplesso dello svolgimento di una delle tante feste in cui ha lavorato. Situazione incontrollabile ed ingestibile. Avrebbero dovuto avere solo 6-7 anni e mi sono ritrovato in mezzo a maschere di carnevale truccatissime ed ispirate a programmi televisivi decisamente poco educativi. Hanno voluto fare la sfilata ma questo è niente in confronto al posto scelto dai genitori per la festa. Dov'eravamo? In una discoteca del centro frequentata da ragazzi di una certa età. Quando abbiamo finito e sono uscito dal locale ho visto un gruppo di diciottenni impazienti di entrare per la “loro” festa”.

Assistere alle feste degli “under” 10 è estremamente interessante dal punto di vista socio-antropologico. Come da copione ci sono madri truccatissime, elegantissime ed in minigonne e che chiacchierano con le amiche ignorando bellamente le imprese dei propri figli. Bimbi di un anno con Montclair ed Hogan, quando ancora non sanno stare in piedi da soli. E così anche il compleanno dei cuccioli è diventato una scusa per sfoggiare status simbol.

“ Questi bambini non sanno più giocare –-ammette il giovane animatore. Non sanno stare in compagnia, divertirsi e fare le boccacce con gli amichetti. Sono bambini isolati e chiusi, che non sanno ridere. La festa in una grande villa un po' in periferia ne è stata la prova. Non esiste un solo compleanno in cui non si regali al festeggiato/a la nintendo wii. Ed ecco che lì spunta un bel sorriso sulla faccia della bambina di 10 anni. Tutti sono in un angolo con in mano questi nuovi aggeggi elettronici e con i pollici in continuo movimento per pigiare più forte il pulsante. I genitori se ne fregano, ma io al loro posto mi preoccuperei seriamente“.

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