I costi della malaburocrazia

malaburocraziaQuanto costa la malaburocrazia in economici? Tanto, troppo. Secondo il ministro Tremonti 21 miliardi di euro. E a Messina? A puntare il dito contro la paralisi determinata da inefficienze e carenze della Pubblica Amministrazione locale è Santi Trovato, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Messina. Che senza mezzi termini indica i tre centri che contribuiscono a bloccare lo sviluppo del territorio: l'Ufficio concessioni edilizie del Comune, il Genio Civile e la Soprintendenza.

“All'Ufficio concessioni edilizie -spiega Trovato- ci sono 6 mila pratiche bloccate da due anni che non sono neanche state non dico esaminate, ma protocollate e assegnate ai funzionari che le devono seguire. Fatto questo, determinato dal fatto che il personale è carente e mal distribuito. Diverso è invece il discorso per il Genio Civile, che come abbiamo già denunciato mesi fa, non applica l'articolo 32 della legge 7 del 2003. Tradotto per i non addetti ai lavori, è la normativa che regola il deposito dei progetti. Non riusciamo a capire perché le pratiche non siano protocollate. Il danno per i professionisti è enorme ed è per questo che abbiamo chiesto l'intervento del dirigente generale regionale”.

E' un fiume in piena Trovato, che sull'argomento ha organizzato un convegno che si è svolto ieri a Santa Maria Alemanna. “”E ancora peggio va alla Soprintendenza –aggiunge- dove non solo negano i pareri, o negativi che siano, ma non motivano neanche questo comportamento. Abbiamo bisogno di regole certe, dalle quali nessuno possa derogare”.

Intanto l'Ordine di Messina sta promuovendo a livello regionale con tutte le altre province perché si arrivi ad una norma che tolga la progettazione agli uffici della Pubblica Amministrazione e li lasci ai professionisti privati. “Non vogliamo aumentare i costi -puntualizza Trovato- ma spesso nello stesso ufficio si trovano un RUP, un progettista ed un collaudatore: è una situazione inaccettabile. La Pubblica Amministrazione deve pianificare, appaltare e controllare, ma la progettazione deve essere compito di progettisti esterni”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Enzo Garofalo, parlamentare nazionale e ingegnere, oltre che ex presidente dell'Autorità Portuale di Messina. “Quando guidavo l'Authority -spiega- mi sono sempre regolato così e non ci sono mai stati problemi, anzi. Ho sempre stimolato il mio Ordine a produrre documenti tecnici che rivalutino il ruolo dei professionisti. Purtroppo, a distanza di quasi 20 anni paghiamo lo scotto di Tangentopoli: nel tentativo di rendere tutto trasparente, tutto è diventato molto più complicato e senza alcun beneficio per la collettività. Di fatto, si è messa in ginocchio una categoria, quella dei professionisti, e non si è in alcun modo arginato il malaffare”.

Presente al convegno anche Marcello Scurria, avvocato e esponente politico dei DS, che sottolinea come l'articolo 98 della Costituzione sostenga che “i pubblici impiegati sono al servizio della Nazione. Invece –conclude Scurria- è evidente che molto spesso sono al servizio del politico di turno, con rusltati che sono sotto gli occhi di tutti”.

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