“Gratta e sosta” introvabili, Gioveni: utilizziamo i parchimetri

foto 1 Libero Gioveni
Libero Gioveni, consigliere UDC III Quartiere

Il dato certo è che a Messina ci siano in circolazione meno “gratta e sosta” per parcheggiare nella ZTL di quanti non ne servano. Libero Gioveni, consigliere UDC della III Circoscrizione, rilancia una sua proposta rimasta inascoltata: utilizzare i parchimetri, in uso da tempo in molte altre città.

“Il nuovo servizio di delle tariffe per la sosta -puntualizza Gioveni – servirebbe a garantire celerità nell'assolvimento dell'adempimento previsto.

Sia perché l'immediata operazione di pagamento ed esposizione della ricevuta eviterebbe il disagio di dover ricercare il rivenditore aperto più vicino, che magari è sprovvisto di “gratta e sosta”, che per far risparmiare gli utenti, che così potrebbero arrivare a pagare solo il tempo di sosta effettiva mediante il frazionamento della tariffa oraria.

Sarebbe quindi possibile usufruire anche di un periodo minimo di sosta. Ad esempio, nelle aree in cui si paga la tariffa massima di 1 euro l'ora si potrebbe sostare 15 minuti inserendo 25 centesimi anziché pagare l'ora intera o la mezz'ora inutilizzate”.

Ma Gioveni suggerisce anche l'idea di aggiungere altre monete da 5 centesimi e multipli di queste, così il proprietario dell'auto potrebbe proseguire la sosta secondo le proprie esigenze seguendo le indicazioni fornite automaticamente dal display del parchimetro proporzionalmente alla tariffa oraria.

Questo sistema di pagamento delle tariffe per la sosta consentirebbe anche l'eliminazione di tanti contenziosi legali derivanti dall'errata compilazione degli attuali tagliandi, del problema di dovere comprare i biglietti negli orari di chiusura delle rivendite e degli eventuali tentativi di contraffazione dei ticket e la possibilità di vendere i biglietti di corsa semplice per le linee urbane o per lo stesso tram obliterabili direttamente in vettura”.

“Un altro grande vantaggio -aggiunge ancora Giuoveni- di certo il più importante di questi periodi sarebbe quello di fare cassa. I parchimetri infatti, potrebbero essere utilizzati anche come spazi pubblicitari consentiti per le che ne facciano richiesta con conseguenti nuove entrate economiche per il o per la stessa azienda trasporti.

E si consideri pure il fatto -precisa ancora l'esponente UDC- che i costi di realizzazione e installazione delle colonnine per Palazzo Zanca sarebbero tranquillamente ammortizzate da un minimo corrispettivo sugli introiti da versare alle ditte fornitrici.

Resta inteso -conclude Gioveni- che il servizio di vigilanza e controllo nelle zone blu rimarrebbe sempre a carico degli ausiliari del traffico che tra l'altro, con questo nuovo sistema, avrebbero forse anche meno diverbi che spesso nascono con i cittadini”.


mm

Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *