“Giù le mani dal nostro teatro”, nuova protesta dei lavoratori

Teatro Vittorio Emanuele
Il teatro Vittorio Emanuele

Tornano sulle barricate i lavoratori del teatro Vittorio Emanuele. A dare il la la conferenza stampa organizzata per domani alle 17 per presentare una mostra di pittura contemporanea.

Incautamente presenti, impossibile usare un altro avverbio vista la situazione in cui versa l'Ente Teatro di Messina, gli assessori regionali allo Spettacolo e alla Cultura  (bergamasca ex segretaria del Crocetta, promossa sul campo dopo l'allontanamento di Battiato) e Mariarita Sgarlata.

“Siamo veramente al limite -spiega Pippo Di Guardo, segretario generale della SLC Cgil di Messina. Il teatro è una polveriera pronta ad esplodere, non c'è ancora alcuna programmazione per la stagione che in altri teatri è già iniziata e ieri il presidente Puglisi ci ha convocato per discutere di problemi assolutamente marginali.

Salvo poi far scivolare tra un discorso e l'altro che per la Bohème si sta lavorando ad un allestimento senza scene e costumi, tagliando così fuori tecnici e sarte dalla produzione. Una vera follia, adesso basta. Il sindacato, i lavoratori e la città esigono delle risposte”.

E così SLC Cgil, UILCOM Uil, Fials Cisal e Sadirs hanno invitato i dipendenti del Teatro, i professori d'orchestra, i tecnici stagionali, le sarte e tutti coloro che hanno a cuore il futuro del Vittorio Emanuele a partecipare alla conferenza stampa di domani indossando la maglietta con lo slogan Giù le mani dal nostro teatro.

“Questa scelta -spiegano i sindacati- ha lo scopo di scuotere e riaccendere l'attenzione sul Vittorio Emanuele. Chiederemo all'assessore Stancheris quali siano i propositi reali della Regione per il nostro teatro. Le valutazioni che abbiamo avuto modo di fare in merito agli atti compiuti dalla dirigenza dell'Ente dopo 65 giorni dall'insediamento del presidente Maurizio Puglisi ci vedono fortemente preoccupati per il futuro del teatro e dei lavoratori tutti.

Anche l'operato del commissario Rosario Cultrone (in carica fino alla costituzione del CdA, ndr) non ci rassicura, perché a nostro avviso è fortemente condizionato da quelli che sono i veri propositi della Regione. Riteniamo che solo attraverso la predisposizione ed approvazione della Pianta Organica unita a un progetto di rilancio e si sviluppo che si fondi su basi concrete, si possano garantire stabilità e futuro ai lavoratori precari, oltre a quelli in organico, e il mantenimento della fruizione degli spettacoli intesi come fonte di divulgazione culturale.

Non possiamo abbassare la guardia e l'attenzione. Siamo arrivati a novembre e non c'è traccia circa una programmazione stagionale  che rassicuri una ripresa delle attività e che possa dare un minimo di visione programmatica. Il presidente Puglisi sembra navigare a vista in un mare in tempesta -concludono i sindacati- e non ci sono idee e fatti concreti se non una certa attenzione su progetti di spettacoli preconfezionati che non possono soddisfare le richieste di produzione interna”.

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