#Ciclismo. Giro d’Italia, Vincenzo Nibali conquista la maglia rosa

Sono state tre settimane intense, dure e indecifrabili, ma alla fine a vestire di rosa nella tappa finale del Giro a Torino è il messinese . Il corridore dell'Astana non ha avuto vita facile, sotto pressione da parte dei media, sotto pressione con gli avversari che aspettavano sempre lui – specie dopo il ritiro di Mikel Landa, capitano del Team Sky, e tra i principali rivali del peloritano – sfortunato nella cronometro che lo ha visto perdere tempo per un problema al cambio e il successivo cambio di bicicletta.

Il campione italiano si è ritrovato così fuori dal podio, indietro di quasi 5′ dall'olandese Steven Kruijswijk – il capitano della Lotto ha indossato la maglia di leader a lungo e sembrava imbattibile finché non si è schiantato nella neve – a completare il podio Esteban Chaves e Alejandro Valverde. Nibali sembrava ormai destinato alla sconfitta, finché nelle tappe alpine di venerdì e sabato, complice l'altura, complice una grande squadra – orchestrata benissimo da Beppe Martinelli dall'ammiraglia – e un'ottima condizione ritrovata hanno permesso allo Squalo dello Stretto di staccare alla sua maniera tutti gli avversari.

Il capolavoro è arrivato venerdì nella tappa di Risoul, arrivo in quota in terra francese, che ha risvegliato nel siciliano il ricordo del Tour 2014, con un monumentale Michele Scarponi che aspetta il suo capitano quando aveva ormai la vittoria di tappa a portata di mano, sfruttando il lavoro del marchigiano Vincenzo fa il vuoto dietro di se, non alza nemmeno le braccia al traguardo quando stravince la tappa, troppo importante guadagnare più secondi possibili, ma subito sguardo al cielo a ricordare Rosario Costa giovanissimo corridore della ASD Nibali scomparso nemmeno due settimane fa in allenamento.

Nella tappa di sabato il completamento dell'opera, la condizione ormai ottimale, gli avversari feriti nella testa più che nelle gambe e l'Astana ancora una volta determinante nell'economia della corsa. Solo 44″ da recuperare per il messinese che ancora una volta fa il vuoto, ancora una volta si lancia da solo contro avversari e montagne, testa bassa fino al traguardo poi il cronometro, giudice inesorabile dei grandi giri, lo incorona per la seconda volta dopo il 2013 vincitore del Giro d'Italia. Oggi passerella finale tra tifosi e compagni di gruppo, tutto ormai è deciso, sarà una giornata di festa e rilassamento dopo 21 giorni di tensione all'ombra della Mole dove Nibali solleverà il trofeo e sarà incoronato 99° vincitore del Giro.

Ha collaborato Simone Milioti

 

Antonio Maimone

Laureato in giornalismo all'Università di Messina. Ha sempre avuto la passione per il calcio e per lo sport in generale. Ha collaborato con diverse redazioni sportive e per Sicilians vi porterà all'interno di tutte le realtà sportive locali e regionali, facendo ogni tanto qualche passaggio in cronaca.

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