Giovanna Famà, vissi d’arte

Giovanna Famà durante un evento al Palacultura

Distacco o comando? Nella vicenda della nomina di Giovanna Famà alla direzione della Galleria di Arte Moderna del Comune il nodo da sciogliere è questo. E poi perché è stato ritirato l'interpello del 29 giugno scorso rivolto al personale di Palazzo Zanca per verificare se all'interno dell'amministrazione esistano le professionalità necessarie per ricoprire questo ruolo? Domande queste, alle quali non dovrebbe essere troppo difficile rispondere, visto che esiste uno Statuto-Regolamento dell'assessorato regionale ai Beni Culturali che non lascia dubbi. L'articolo 21 sottolinea infatti come in attesa dell'espletamento del concorso il ruolo debba essere ricoperto da personale interno. Stesso discorso per quanto riguarda la scelta tra “comando” e “distacco”.

Il primo prevede che il Comune paghi sia il trattamento economico di base previsto dall'Ente di provenienza (in questo caso la Regione, i cui stipendi sono di gran lunga più sostanziosi di quelli di Palazzo Zanca) sia il salario accessorio. Se invece si tratta di distacco, spetta alla Soprintendenza pagare lo stipendio base e al Comune il trattamento accessorio. In ogni caso si tratterebbe di una co-gestione tra i due enti. Per fare chiarezza su questi punti, visto che ancora non è chiaro se e quanto la Famà costi alle esauste casse municipali, Cgil, Cisl e Uil hanno chiamato in causa non solo il Soprintendente di Messina e gli assessori regionali ai Beni Culturali ed alle Autonomie locali, ma anche la Procura della Corte dei Conti.

Sul banco degli imputati, neanche a  dirlo, c'è Buzzanca. Accusato dai sindacati di essersi sottratto al confronto, di non avere rispettato i termini della concertazione e di avere deciso tutto da solo senza tenere in alcun conto i rilievi mossi da Cgil, Cisl e Uil. Per non parlare delle documentazioni inviate il 14 agosto, quando difficilmente possono essere visionate. “In ogni caso -spiega Clara Crocè- per settimane abbiamo chiesto chiarimenti che non ci sono stati forniti e poi ci ritroviamo una delibera confezionata su misura che nomina la Famà direttore del museo senza che siano stati rispettati tempi e modi previsti dalle normative. Non è così che funziona e su questa storia andremo fino in fondo”.

Tra l'altro, la stessa Soprintendenza di Messina ha dato indicazioni ben precise sulla questione, inviando una documentazione che mette nero su bianco che in attesa della selezione pubblica il Comune avrebbe dovuto utilizzare personale interno e amen. Invece Buzzanca che fa? Dopo il primo atto di indirizzo emana un secondo documento che trasforma la consuocera da esperta a titolo gratuito (anche se dagli atti risulta che si porta a casa una media di 20 buoni pasto al mese rispetto agli 8 che spettano al personale del Comune: in pratica è come se effettuasse il rientro 5 pomeriggi a settimana) in direttore della Galleria.

Con buona pace di chi, tra i dipendenti di Palazzo Zanca, avrebbe potuto farsi avanti.

La strada che porta alla direzione di Giovanna Famà alla direzione della Galleria di Arte Moderna del Comune inizia nel settembre 2008. Quando la nostra, consuocera dell'ex sindaco Buzzanca e dipendente della Soprintendeza, decise di presentare il proprio curriculum al Gabinetto del neo sindaco. Detto, fatto: il 9 ottobre arriva la nomina di esperto a titolo gratuito. Poi c'è l'alluvione dell'1 ottobre 2009 e la Famà, sempre come esperta volontaria e sempre con i suoi buoni pasto al mese, si occupa di censire le opere d'arte rovinate.

Poi il colpo d'ala. Il 18 novembre del 2010 il dirigente Maria Canale approva un progetto da 150 mila euro per la creazione di una Galleria di Arte Moderna, da collocare all'interno del Palacultura. La somma comprende anche 6.250 euro per una consulenza storico-artistica, che con un'altra delibera del 7 ottobre 2011 è assegnata a Giovanna Famà, anche se pare che questo compenso non sia ancora stato erogato. In ogni caso, non ce n'è traccia nei documenti.

A marzo 2012 il Soprintendente Salvatore Scuto invia lo Statuto-Regolamento dell'assessorato regionale ai Beni Culturali che, come già detto, disciplina l'uso del personale in attesa del concorso, ma ai sindacati il documento è inviato solo il 14 agosto, quando è cosa universalmente nota che in quel periodo le organizzazioni sindacali sono chiuse per ferie. Tempismo perfetto. Perché in quello stesso giorno Buzzanca cambia l'atto di indirizzo scavalcando l'interpello per il personale interno.

La riunione del 20 agosto con i sindacati finisce male, con il Segretario Generale Santi Alligo che chiude la concertazione in anticipo rispetto ai tempi previsti e senza che ci sia un verbale firmato da tutte le parti.

E poi arriva la determina numero 83 del 30 agosto scorso, con la quale la Famà, che ufficialmente si occupa ancora di questioni relative all'alluvione, è incoronata direttore del museo.

RETTIFICA

Il presente articolo è stato redatto sulla base dei documenti inviati a tutte le redazioni cittadine dai sindacati. Da parte dell'estensore dell'articolo non c'è stata alcuna volontà di ledere a livello personale o professionale la dott.ssa Giovanna Famà. La stessa, oltre a precisare di avere svolto gli incarichi a titolo gratuito, ci ha fornito il proprio curriculum vitae che attesta la sua idoneità a ricoprire gli incarichi assegnateli. Segue CV dott.ssa Famà 

Dott.ssa Giovanna Famà

Storico dell'arte

Giovanna FAMA' nata a Messina il 13 Febbraio 1960.

* Laurea in Lettere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Messina nell'anno accademico 1982-83, con tesi in Storia dell'Arte dal titolo “L'opera pittorica di Giovanni Baglione”, con voti 110/110 e lode accademica;

* Specializzata in Storia dell'Arte Medioevale e Moderna e contemporanea presso l'istituito di Storia dell'Arte della Facoltà di Lettere dell'Università degli studi di Urbino nell'anno accademico 1986-87;

* Dottorato di ricerca in Storia dell'arte medievale moderna e contemporanea conseguito presso la facoltà di Lettere dell'università degli studi di Palermo;

* Vincitrice del concorso per dirigente tecnico storico dell'arte bandito nell'anno 2000 dall'assessorato regionale BB.AA.CC. e P.I

* Dal 2005 è di ruolo presso la Soprintendenza BB.AA. e P.I. di Messina Servizio IV Come Storico dell'arte;

* Vincitrice nell'anno accademico 1985-86 della Borsa di Studio della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto LONGHI di Firenze svolgendo in sede una ricerca sulla pittura del seicento fiorentino;

* Vincitrice nell'anno accademico 1987-88 della Borsa di Studio della Fondazione di Studi U. Bonino e M. S. Pulejo espletata presso la cattedra di museografia dell'Istituto di Storia Medioevale e Moderna della Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Firenze svolgendo una ricerca  relativa all'istituzione dei musei toscani in relazione a quelli siciliani sotto la guida della Professoressa Cristina DE BENEDICTIS;

  1. “il Caminetto” A/A – Conca d'Oro ,12 – Annunziata

98168 MESSINA tel. 090 359893

* Dall'anno accademico 19844-85 fino all'anno accademico 1993-94 ha svolto regolarmente attività didattica ,scientifica e tutoriale, partecipando ,inoltre, come componente alle commissioni di profitto e di laurea, presso l'istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna della Facoltà di Magistero dell'Università agli Studi di Messina nella qualità di cultore della materia (Storia dell'Arte e Storia della Critica d'Arte);

* Dal 1983 al 2000, su incarico dell'Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e della P.I ha svolto attività didattica in ordine alle visite guidate presso il Museo Regionale di Messina;

* E' in possesso del titolo di idoneità all'insegnamento di Storia dell'Arte  e del Costume nell'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria presso la quale ha prestato regolare servizio, in qualità di docente negli anni scorsi;

* Abilitata all'insegnamento di Storia dell'arte ,materie letterarie e latino nei licei e nelle scuole medie superiori e inferiori;

* Nel triennio 1995-97 ha prestato con regolare continuità, servizio  come lavoratore dipendente presso la Sezione Storico Artistica della Soprintendenza BB.CC.AA. e P.I. di Messina con la qualifica di Storico dell'Arte avendo stipulato un contratto a tempo determinato con l'Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e della P.I;

* Dal 1983 al 1995 ha lavorato come collaboratore esterno Storico dell'Arte con le Soprintendenze di Catania, Siracusa, Messina completando numerose campagne  di catalogazione di oggetti di interesse storico-artistico del patrimonio religioso e laico compresa la catalogazione P.I.M. delle Isole Eolie;

* In qualità di docente di Storia dell'Arte e del Costume ha insegnato in vari corsi professionali per esperto catalogatore finanziati con i fondi CEE;

* E' in possesso di due attestati di partecipazione ai corsi sulla problematica dei beni culturali in Sicilia tenuti presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Messina dall'allora Direttore Generale dei Beni Culturali dell'Assessorato Regionale BB.AA.CC. e P.I.;

* Ha svolto attività didattica ed ha partecipato alla stesura dei pannelli didattici delle seguenti mostre:

Lusso e Devozione  -Taormina 1984 –

Migneco – Messina 1984 –

Mazzullo – Messina 1985 –

Grafica Internazionale I – Messina 1985 –

Grafica Internazionale II – Messina 1985 –

Teatro Vittorio Emanuele già Regina Elisabetta–Messina 1986 –

Grafica Internazionale – Messina 1987 –

Orafi ed Argentieri al Monte di Pietà – Messina 1988 –

Ed è in possesso di regolari certificati per il servizio prestato nelle suddette mostre rilasciati dall' Amministrazione  Provinciale o Comunale

-È stata direttore dei lavori nei cantieri di restauro finanziati dalla regione:

-Cattedrale di Patti

– Chiesa di San Francesco San Pier Niceto

– ha esercitato l'alta sorveglianza sui restauri di  opere finanziati da privati  ;

PUBBLICAZIONI

Ha pubblicato tra il 1993 ed il 2012 saggi e schede sotto riportati:

G. Famà, Nuove riflessioni sul pittore Giuseppe Alvino detto il Sozzo, in quaderni dell'Istituto di Storia dell'Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Messina n°7/8, 1983-84

G. Famà, Ceni su Setificio a Messina, in Lusso e Devozione Tessuti serici a Messina  Catalogo della mostra , Messina 1984;

G. Famà, Giovanni Baglione  sette tele tra il 1610 e il 1620, in quaderni dell'Istituto di Storia dell'Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Messina n°10, 1984-85

G. Famà, n°11 schede scientifiche pubblicate nel catalogo della mostra Orafi ed  Argentieri al Monte di pietà, Messina 1988;

G. Famà, collaborazione alla stesura del catalogo Grafica Internazionale – Messina, Palazzo dei Leoni, Messina 1985;

G. Famà, collaborazione alla stesura, alla redazione ed alla cura editoriale  dell'Atlante dei  Beni Storico Artistici… delle Isole Eolie a cura della Soprintendenza BB.AA.CC. e P.I. di Messina, Messina 1997;

G. Famà, pubblicazione all'interno del suddetto Atlante  di:

* una scheda OA della catalogazione PIM;

* un saggio dal titolo Acquamanili, servizi da lavabo, vasellame da tavolo: due esemplari settecenteschi inediti a Lipari ed a Capo d'Orlando tra cultura sacra e tradizioni;

* G. Famà, La fondazione Piccolo di Capo d'Orlando, in Musei della Sicilia , Roma 1993;

* G. Famà , n°3 biografie di pittori italiani del seicento, pubblicati per il Dictionary of Art, London;

* G.Famà, Francesco Gramignani Arezzi, Natività della Vergine ,in Restauri e ricerche  opere d'arte nelle provincie di Siracusa  e Ragusa a cura di Gioacchino Barbera, 1999;

* G.F., “La natività” e “La visitazione”: due tele di Francesco de Mura (Napoli 1696-1782) al Museo Regionale di Messina,in Quaderni dell'attività didattica del museo regionale di Messina n°9 1999

* Un dipinto del XVII secolo nel collegio dei gesuiti a Messina, Messina ottobre 2000;

* Sant'Antonio nella Chiesa della Madonna del Buon Viaggio al Ringo, Scheda di opere restaurate, Catania 2000;

Una cartolina dal passato per una veduta di Messina in karta 2005; 

I gesuiti a Messina problematiche sulle sopravvivenze storico artistiche, atti del convegno Palermo 2004;

Sulla pittura del seicento messinese in Studi in onore di Teresa Pugliatti,  Prospettive 2006.

Sulle vedute di Messina e sulla scrittura dell'ottocento a Barcellona P.G. schede in corso di stampa. 

– ha curato il catalogo della mostra ‘ da Scarfì a de Fighy' Messina 2012, 

Incarichi Pubblici Regolarmente svolti negli ultimi cinque anni

DDal 2008 al 2012 su incarico conferito dall'amministrazione ​comunale , nella qualità di esperto per i beni culturali di Messina , al fine di promuovere attività , eventi , manifestazioni connesse alla valorizzazione del patrimonio mobile ed immobile ,ha coordinato come direttore artistico quattro edizioni della ‘Notte della cultura'in collaborazione con il polo museale di Roma;

Programmando ed attuando come coordinatore scientifico:

-Mostra da ‘Rubens a Caravaggio ‘

Museo regionale di Messina;

-Mostra ‘ Guttuso'Teatro Vittorio Emanuele   , Messina;

-Mostra internazionale ‘ Doppi di Caravaggio'

Con la Soprintendenza di Roma;

-La galleria d'arte GAMM

Palacultura Messina;

-Ha coordinato con  l'Istituto Centrale del restauro di Roma ICRR il restauro dell'affresco di Alonzo Rodriquez  secolo XVII nella sala giunta del comune di Messina;

-e' la curatrice scientifica della GAMM ed ha coordinato tutte le attività propedeutiche per la realizzazione dalia fase progettuale a quella operativa fino all'inaugurazione ,ha ricevuto incarico di Direttore pro tempore della Galleria e di redigere il catalogo ragionato delle opere , attualmente in corso di pubblicazione;

– dal 2009 al , è stata nominata coordinatore dell'ufficio Commissariale del Soggetto attuatore con incarico conferito dal presidente della Regione Sicilia e dal Dirigente Generale della Protezione Civile ,compiendo tutte le azioni necessarie all'assistenza della popolazione alluvionata ed al censimento danni sul patrimonio architettonico delle aree vulnerate;

– Nel 2009 e fino al 2013, dal dirigente generale della protezione civile e' stata nominata Presidente della commissione di valutazione dei danni determinati dall'evento calamitoso ,cooordinando l'intero iter del risarcimento.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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