Fumo a tavola e tovaglioli

fumoatavolaGentile Contessa Lara, amo riunire spesso i miei parenti a casa mia per i pranzi e le cene di famiglia. L'unico neo è rappresentato da uno di loro, che spesso si alza a metà pasto per andare a fumare una sigaretta. Mi sembra un comportamento estremamente scortese e non so come impedire che si ripeta. Peraltro io non permetto che si fumi in casa e la persona in questione deve uscire in giardino. Mi può dare un consiglio? Grazie, Nina L.

Gentile Nina, contro la mancanza di educazione altrui c'è ben poco da fare. A tavola non si fuma per numerosi motivi, ma soprattutto perché le alterano il gusto e fumare significa non rispettare chi ha cucinato. Oltre alla maleducazione quindi, si unisce anche la mancanza di rispetto. Detto questo, visto che già lei vieta di fumare in casa, la sola cosa che le resta da fare è non mettere a disposizione i posacenere. Dopo un paio di volte, anche il meno dotato intellettualmente dei suoi ospiti dovrebbe capire che se lei fornisce dei mezzi di fortuna per posare la cenere è chiaro che lei non gradisce chi fuma. Se così non dovesse essere si rassegni e speri in un sussulto improvviso di buona educazione.

Cara Contessa, tutte le volte che mi invitano a cene o pranzi formali non so mai cosa fare a fine pasto con il tovagliolo. Mi può aiutare? Grazie, Leonardo S.

Gentile Leonardo, appena ci si siede a tavola il tovagliolo va posato sulle ginocchia e utilizzato obbligatoriamente prima e dopo aver bevuto. Quando avrà finito, lo appoggi senza piegarlo di nuovo alla sinistra del piatto. In ogni caso, mai e poi mai può essere infilato nel colletto della camicia come un bavaglino: chi non sa mangiare i cibi ricchi di sugo senza sporcarsi li eviti e scelga portate meno complicate.

Per i vostri dubbi di bon ton scrivete alla Contessa Lara all'indirizzo: redazione.messina@sicilians.it

Contessa Lara

Contessa Lara è il nom de plume di una gentildonna messinese che non ama mettersi in mostra. Fedele agli insegnamenti della sua gioventù (le signore compaiono sui giornali solo tre volte: quando nascono, quando si sposano e quando muoiono) ha deciso di collaborare con noi, ma con discrezione. Ovviamente abbiamo accettato con gioia, sicuri che la sua competenza sarà un prezioso aiuto per chi già conosce le buone maniere e per chi invece ha ancora molta strada da percorrere sulle impervie vie del saper vivere.

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