FP Cgil in Procura per la morte sul lavoro di Nino Tomasello

Corteo MessinAmbiente 1 7 7 2014
Il corteo della Cgil per la morte di Nino Tomasello

“L'esito dell'autopsia sul corpo del compagno Nino Tomasello conferma che il decesso non è avvenuto a causa di un malore precedente all'incidente, ma per le ferite riportate dopo l'impatto mortale. Un verdetto che fa ancora più rabbia, perché attesterebbe le responsabilità addebitabili alla mancanza di manutenzione del mezzo”. Così il segretario generale della FP Cgil di Messina Clara Crocè e il responsabile di settore Carmelo Pino.

Alla luce di quanto emerso dall'esame autoptico effettuato dal medico legale Giovanni Andò sul corpo dell'operaio deceduto il 3 luglio scorso, la FP Cgil ha formalizzato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Messina, nel quale il sindacato, grazie ad una serie di foto scattate sulla spazzatrice già nelle settimane prima dell'incidente, mette in evidenza le condizioni di assoluta precarietà del mezzo a bordo della quale viaggiava Tomasello.

“Tomasello -continua la Crocè- ha perso il controllo per via delle condizioni di assoluta precarietà della spazzatrice. E' inaccettabile dover pensare che se negli anni sul parco mezzi della MessinAmbiente fossero stati effettuati i necessari e dovuti interventi di manutenzione, oggi Nino Tomasello sarebbe vivo.

Purtroppo, però, come spesso accade, è l'irreparabile che finisce con il dare lo stimolo per agire in modo preventivo. La sicurezza sul lavoro per la FP Cgil ha sempre rappresentato un punto fondamentale della nostra politica sindacale -continuano la Crocé e Pino- ma adesso più che mai costituisce l'assoluta priorità.

La società di via Dogali deve fare il possibile affinché i dipendenti che quotidianamente operano in strada sostenendo il peso e le fatiche di un lavoro pericoloso e usurante per la salute, possano almeno essere sicuri di muoversi su mezzi sicuri e non vetusti. Purtroppo tornare indietro non è possibile, ma è proprio per questo che la morte di Nino Tomasello, per quanto insensata e inaccettabile, deve far capire quali siano le vere priorità della gestione aziendale”.

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