Fotovoltaico, l’energia che il governo non vuole

fotovoltaico1Con solo il 6% degli impianti fotovoltaici dell'intero Paese, la Sicilia potrebbe produrre il 50% del fabbisogno energetico regionale. Un'utopia? Forse. In ogni caso, anche se il dato su quanti impianti siano stati allestiti nell'Isola non è ancora disponibile, nella sola provincia di Messina si sta per toccare quota mille. Una goccia, certo, rispetto a quanto sarebbe in realtà possibile, ma è pur sempre un inizio. Basta avere un tetto o anche un terreno incolto e abbandonato e poi prendere di petto la trafila burocratica.

Superata questa fase e, nel caso fosse necessario, dopo avere ottenuto il prestito per realizzare l'impianto (ci sono diversi istituti di credito che già si muovono in questo senso), si chiama una ditta specializzata e si potrà avere una casa calda a costo zero, con in più la possibilità di guadagnare per 20 anni una piccola percentuale sull'energia prodotta e rivenduta alla rete con la quale si è allacciati. Ma il governo rema contro e proprio in questi giorni, scandali a luci rosse permettendo, sta per dare il colpo di grazia alle energie rinnovabili.

Un settore che tra diretti ed indotto dà lavoro a oltre 100 mila persone in tutta e a diverse migliaia in Sicilia. Nel resto d'Europa hanno capito dove tira il vento e si stanno attrezzando per il futuro, mentre nel paese del sole per eccellenza, ci stiamo scavando la fossa da soli, rinunciando ad una fonte di energia praticamente inesauribile.

“In queste condizioni -spiega l'ingegner Valerio Alessandro De Domenico Ricciardi- un'industria nascente è condannata a morte prima ancora di essere diventata pienamente adulta. Se nell'arco di pochi giorni non si riuscirà a introdurre dei correttivi, il fotovoltaico rischia una Caporetto, con ripercussioni molto pesanti sia in termini occupazionali che di credibilità del sistema Paese. Mentre gli Stati Uniti di Barack Obama, pur in presenza di un taglio delle spese pubbliche molto robusto, mantengono saldo il timone verso lo sviluppo delle rinnovabili, l'Italia rischia un nuovo tracollo dopo quello degli anni Ottanta. Prima l'eolico, oggi il fotovoltaico. Che destino attende un Paese che distrugge sistematicamente le proprie opportunità di sviluppo? In Sicilia il sole può essere davvero un capitale, ma non si può perdere questo treno. Si sta già lavorando a diverse centrali fotovoltaiche nel ragusano e nel catanese ed anche in provincia di Messina, provincia e non città, c'è stata una buona risposta”. Un impianto di livello medio altro costa tra il 15 mila ed i 18 mila euro. Una cifra non certo bassa ma che consentirà nel tempo di avere energia pulita a costo zero senza danneggiare l'ambiente. E visto che l'unione fa la forza, c'è già chi si sta organizzando con gruppi di acquisto per riuscire a strappare prezzi migliori non solo ai produttori, ma anche a chi fornisce servizi come l'installazione, la manutenzione o la consulenza tecnico-legale.

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