Formazione, indagati Genovese, Rinaldi e altri nove

Franzantonio Genovese 20121231 GI7Q5479
Francantonio Genovese

Associazione a delinquere finalizzata al peculato ed alla truffa per ottenere fondi pubblici regionali. Con queste accuse la Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sulla formazione professionale a Messina, per l'arco di tempo che va dal 2007 al 2013.

Ieri è stato richiesto il prolungamento dell'inchiesta per altri sei mesi, nel quale adesso sono coinvolti anche il nazionale del PD Francantonio Genovese, il cognato Franco Rinaldi, parlamentare regionale e le loro mogli Chiara e Giovanna Schirò.

Insieme a loro Nicola Bartolone, Concetta Cannavò, Graziella Feliciotto, Roberto Giunta, Salvatore Natoli, la sorella di Genovese Rosalia ed il nipote di quest'ultimo Marco Lampuri.

L'inchiesta è coordinata dal Procuratore Aggiunto Sebastiano Ardita insieme ad Antonio Carchietti, Camillo Falvo e Fabrizio Monaco. (fonte Gazzetta del Sud)

L'inchiesta si muove nello stesso ambito di quella avviata l'anno scorso nei confronti dell'ex assessore della Giunta Buzzanca, Melino Capone. Nel pomeriggio intanto arrivano le dichiarazioni di Genovese e Rinaldi. “In riferimento alla comunicazione di proroga delle indagini emessa dal Gip del Tribunale di Messina nei miei confronti -spiega Francantonio Genovese- mi preme oggi sottolineare l'assoluta fiducia nell'operato della magistratura. La giustizia farà il suo corso e sono certo di potere dimostrare la correttezza della mia posizione. Con serenità affronto quindi questo momento, con la consapevolezza che le tutele garantite dal nostro ordinamento giudiziario a chi è indagato mi consentiranno di chiarire ogni aspetto della vicenda. Resto quindi a disposizione della magistratura sin da subito al fine di potere sgomberare il campo da qualsiasi ombra che riguarda il mio operato e contribuire, con le mie dichiarazioni, a chiarire il quadro dell'inchiesta”.

“Ho piena fiducia nella giustizia e pertanto sono a disposizione dei magistrati per fare chiarezza in merito a quanto mi viene addebitato attraverso la comunicazione di proroga delle indagini nei miei confronti -dichiara Franco Rinaldi. Certo di avere sempre operato nel pieno rispetto delle regole e della legalità sono pronto a chiarire qualsiasi fatto contestatomi”.

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