Favismo, vietata la vendita di fave e piselli a Sperone e Torre Faro

FavismoGli agenti della Polizia municipale e gli organi di vigilanza dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina sono stati incaricati del controllo e dell'esecuzione dell'ordinanza del Renato Accorinti che per un caso di vieta la coltivazione di fave e piselli per un raggio di 300 metri e la vendita in forma sfusa per un raggio di 150 metri dall'abitazione dell'interessato nel complesso Fortuna Residenza a Sperone e dall'abitazione dei genitori in via Lanterna a Torre Faro.

La vendita di leguminose fresche, preconfezionate in sacchetti sigillati, può essere effettuata solo a condizione che nell'esercizio commerciale sia esposto bene in vista un cartello che ne segnali al “cittadino a rischio di crisi emolitica da favismo” la presenza.

Tale obbligo riguarda tutti gli esercizi commerciali cittadini, come previsto dal provvedimento sindacale n. 59 del 23 marzo 2012. Nei confronti dei contravventori è prevista la denuncia all'Autorità giudiziaria (art. 650 del Codice Penale).

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