Esposto del consigliere Sturniolo per la Casa del Portuale

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Gino Sturniolo

Che la tutela e la valorizzazione dei beni comuni sia una delle cose che gli stanno maggiormente a cuore non è un mistero per nessuno.

E visto che dopo lo sgombero della , occupata per nove mesi dal Collettivo del Teatro Pinelli Occupato, sembra che la struttura sia tornata nell'oblio, il consigliere comunale di Cambiamo Messina dal basso Gino Sturniolo ha presentato un esposto agli assessorati regionali all'Economia e alle Attività Produttive per fare chiarezza su diversi punti.

A partire dai rimborsi spesa destinati al commissario liquidatore Placido Matasso, ché al momento del suo insediamento c'erano in cassa oltre 44 mila euro.

 

“Il 17 novembre 2011 la Cooperativa Italia è stata posta in liquidazione -ricorda Sturniolo nell'esposto e il ragionier Placido Mataddo è stato nominato commissario liquidatore. L‘edificio denominato Casa del Portuale, che ospitava la sede legale della coop in via Alessio Valore, dopo la messa in liquidazione della stessa è stato incamerato tra i beni inalienabili della Regione Siciliana.

Il 25 aprile 2013 il Comitato Teatro Pinelli, nell'ambito di una campagna di valorizzazione e recupero di beni pubblici in disuso, entrava nell'edificio della Casa del Portuale, accertando che l'edificio si presentava in evidente stato di abbandono, con intere porzioni di impianto elettrico rubato o divelto, l'area esterna era invasa da erbe e rifiuti pericolosi di ogni genere (con rischio di danno ambientale trattandosi di fusti di olio industriale, copertoni e materiali ferrosi in genere) e  con alcune porzioni di intonaco distaccate a causa dell'umidità.

Parte della sala centrale si presentava come un cantiere aperto essendo stati interrotti i lavori di ristrutturazione avviati dalla cooperativa Italia. L'ambiente dell'officina risultava chiaramente essere stato utilizzato nei 17 mesi intercorsi dalla messa in liquidazione all'ingresso del Comitato come sede di ricettazione per materiale di non definibile provenienza (sono stati trovati numerosi reperti di automobili, pezzi di ricambio, impianti stereofonici)”.

Nell'esposto Sturniolo ricorda che “il materiale della cooperativa Italia era malamente e variamente distribuito in tutto lo spazio dell'edificio, con evidente incuria nella custodia di beni che il commissario liquidatore avrebbe dovuto gestire e i mezzi meccanici si trovavano all'aperto esposti agli agenti atmosferici che ne hanno gravemente compromesso la funzionalità”. 

Gli attivisti del Teatro Pinelli hanno autogestito la Casa del Portuale dal 25 aprile 2013 al 18 gennaio 2014. In quei mesi, come puntualizza il consigliere comunale, hanno “ripristinato la funzionalità dell'impianto elettrico, completato i nuovi servizi igienici cominciati e mai finiti dalla cooperativa Italia, eseguito tutte le opere di manutenzione ordinaria sullo stabile per preservarlo nella sua integrità. Dopo la denuncia per occupazione abusiva da parte del commissario liquidatore Matasso, il 19 gennaio scorso è stato eseguito dall'autorità giudiziaria lo sgombero coatto dei locali e la riconsegna allo stesso Matasso quale custode del sequestro giudiziario”. 

Dalla Regione Sicilia Sturniolo chiede chiarezza rispetto al dei canoni di affitto. E in caso contrario, l'esponente di Cambiamo Messina dal basso vuole sapere “come mai non sia stato ingiunto al commissario liquidatore di liberare i locali dai beni mobili della cooperativa”.

Considerate le somme presenti in cassa, Sturniolo pretende risposte anche rispetto a eventuali “rimbosi spesa corrisposti al commissario liquidatore dalla data di nomina (17.11.2011) ad oggi, visto che nell'ultimo bilancio depositato il 31.12.2010 risultano disponibilità liquide per 44.228 euro, 6.142 dei quali in depositi bancari e ben 38.086 come denaro e valori in cassa”.

Alla luce della diatriba sulla legittima proprietà della Casa del Portuale (è ancora da chiarire se sia della Regione o del Comune) l'esposto è stato inviato per conoscenza anche all'assessore al Patrimonio del Comune di Messina Guido Signorino.

 

 

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