Ente Teatro: ennesimo incontro a vuoto con la Stancheris

Stancheris
L'assessore regionale allo Spettacolo Michela Stancheris (Foto Dino Sturiale)

Promesse, promesse e ancora promesse. Degna epigona del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, l'assessore allo Spettacolo Michela Stancheris, promossa da segretaria personale a membro della Giunta in un batter d'occhio dopo l'addio di Battiato, torna a Messina e ripete un copione ormai stantio.

All'Ente Teatro arriveranno solo i 4 milioni 100 mila euro del contributo annuale, mentre dei 250 mila euro promessi e dati per certi dalla Stancheris durante l'ultima visita in riva allo , necessari per far partire una ministagione di primavera che ovviamente è saltata, neanche una parola.

La Stancheris ha ascoltato gli interventi della conferenza programmatica convocata dai DRS Beppe Picciolo e Marcello Greco, ha ribadito quanto le stiano a cuore le sorti del teatro di Messina (e meno male, ché altrimenti il Vittorio Emanuele forse avrebbe rischiato di fare la fine del Cinema Paradiso) ma di concreto, ancora una volta, non c'è nulla.

La ratifica dei componenti designati del Consiglio di Amministrazione sarebbe sul punto di arrivare in Giunta, con l'esecutivo regionale il congiuntivo è sempre d'obbligo, mentre la nomina del soprintendente è ancora in alto mare.

I rumors in arrivo direttamente da Palermo sussurrano che il testa a testa sia tra Antonello Longo e Giusy Furnari Luvarà.

Il primo è un architetto e direttore artistico della Architetti del Mediterraneo, la seconda è una docente universitaria fedelissima della prima ora del presidente Crocetta, che l'avrebbe addirittura voluta come sindaco di Messina. Sslvo poi dover capitolare di fronte al rifiuto della stessa di sottoporsi alle primarie del centrosinistra.

L'ipotesi Ninni Bruschetta, circolata con insistenza negli ultimi giorni e non sgradita al sindaco Accorinti e al suo entourage, è stata invece seccamente smentita.

Nelle intenzioni degli organizzatori dal dibattito sarebbero dovute emergere “proposte, idee, iniziative ed eventuali soluzioni per il rilancio dell'Ente” ma di tutto questo c'è stato ben poco.

Solo la certezza, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che ad amare davvero l'Ente Teatro e a volere realmente il suo rilancio, sono davvero in pochi. A partire da chi dovrebbe difenderlo e proteggerlo.

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