#Enna. Violenza sessuale sulla figlia adottiva, al via il processo d’appello

Violenza minoriAvrebbe abusato più volte della figlia adottiva di 8 anni, convincendola a non raccontare nulla alla mamma perché altrimenti le avrebbe “ferito il cuore”.
L'uomo, un immigrato di 46 anni, artigiano, è stato condannato in primo grado dal GUP del Tribunale di Enna con il rito abbreviato a 5 anni per violenza sessuale.
Secondo gli inquirenti il patrigno comprava il silenzio della bambina con soldi e regali.

L'avvocato dell'uomo ha fatto ricorso in appello contestando la sentenza.

Sostiene, infatti,che non vi fossero prove sufficienti e che la madre sarebbe caduta in contraddizione.

In primo grado l'uomo è stato condannato anche al risarcimento dei danni nei confronti della parte civile, assistita dall'avvocato Francesco Tavella.

L'inchiesta è stata condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Enna nel luglio 2012.  Secondo l'accusa, quando il padre adottivo restava solo con la piccola, abusava di lei, costringendola a subire palpeggiamenti, baci e atti sessuali veri e propri.

A sporgere denuncia è stata l' moglie del 46enne, che si è presentata in caserma insieme alla figlia. La piccola ha cominciato a raccontare tutto, sostenuta da una psicologa. Ed è venuta fuori la turpe storia

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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