Economia. Saldi, i 10 consigli dell’ADOC UIL per non essere raggirati

SoldiMESSINA. Il segretario provinciale dell'ADOC UIL, Associazione Difesa Orientamento Consumatori, Giuseppe Abate, in vista del prossimo periodi di saldi anche nella dello Stretto, comunica il decalogo dell'associazione in difesa dei consumatori per evitare raggiri. “Innanzitutto bisogna conservare sempre lo scontrino, perchè i capi in saldo si possono sostituire se il prodotto acquistato è danneggiato o non conforme – spiega Abate. In base al D.lgs. n. 24/2002 il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso. Per quanto riguarda il difetto di conformità il consumatore può denunciarlo al venditore entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto. Si deve poi fare attenzione ai fondi di magazzino, la merce posta in vendita sotto la voce Saldo deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non i fondi di magazzino degli anni precedenti. Bisogna girare inoltre prima di scegliere e confrontare, non fermandosi mai al primo negozio che propone sconti. A volte basta qualche giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. E' anche opportuno predisporre prima la lista degli acquisti, quindi cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, in questo modo ridurrete il rischio di tornare a casa colmi di capi, magari comprati a buon prezzo, ma dei quali non avete alcun bisogno”.

“Si deve inoltre fare attenzione ai supersconti, poichè se l'esercizio pratica sconti superiori al 50% spesso nasconde merce non propria nuova. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. E' un fenomeno a rischio soprattutto i primi e gli ultimi giorni di saldo. Bisogna servirsi solo nei negozi di cui vi fidate o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. E' consigliabile provare i capi: non c'è alcun obbligo da parte del negoziante di farvi provare gli abiti ma è una facoltà rimessa alla discrezionalità del commerciante. Ricordate che i negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito (o del bancomat), sono poi obbligati ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. Attenzione infine ai saldi online: con la direttiva europea 83/2011, recepita dal decreto legislativo del 21 febbraio 2014, sono state introdotte molte novità per i contratti a distanza, stipulati via internet e comunque fuori dai locali commerciali: dall'ampliamento della durata del diritto al ripensamento, fino a 14 giorni, ai tempi stretti per ottenere il rimborso”.

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