Eccellenze nascoste, il Centro Helen Keller

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Uno dei del Helen Keller

Per la maggior parte dei messinesi è solo una struttura della quale di tanto in tanto hanno sentito parlare. Ma il Centro Regionale Helen Keller è molto di più di un luogo dove si addestrano i cani guida per chi non vede. “Siamo orgogliosi -spiega Pippo Terranova, presidente nazionale dell'Unione Ciechi, oltre che dell'Helen Keller- perché si tratta di una struttura di eccellenza unica in Italia in quanto si occupa dei servizi destinati alla mobilità e all'autonomia di persone non-vedenti o ipovedenti. Peraltro queste ultime sono in numero maggiore rispetto alle prime perché la loro è una condizione causata dall'anzianità e fattori quali la glicemia o la maculopatia, più diffusi rispetto alla cecità in senso stretto. Esiste una scuola di cani guida a Firenze e a Milano, ma solo a Messina c'è il Polo Nazionale per l'Autonomia e la Mobilità. Puntiamo al potenziamento delle risorse cerebrali della persona e miglioriamo le sue capacità motorie. “

L'ipovedente ha ancora un certo grado di autonomia visiva e gli istruttori del Polo di Orientamento e Mobilità lavorano affinché la persona sfrutti al meglio anche le capacità minime di vedere e sviluppi una migliore abilità di orientamento nell'ambiente circostante.

Questo aspetto è fondamentale anche per chi è totalmente cieco. L'opinione è che sia il cane a guidare chi non vede, ma si tratta esattamente del contrario. “Deve essere la persona a sapere dove andare -precisa Terranova. Il cane serve ad evitare i pericoli. Il corso di orientamento con il non-vedente e il cane dura 15 giorni, due dei quali all'interno del centro, mentre i restanti si svolgono mattina e pomeriggio per strada.”

L'iter di addestramento di un cane è lungo 18 mesi. “I cani dai 2 mesi  a 1 anno sono affidati a una famiglia che si occupa di portare a termine un programma di socializzazione -spiega il presidente del Centro Helen Keller. Il cane dovrà vivere una vita normale e ricevere un'educazione tale da avere un comportamento composto, mentre uno dei nostri istruttori lo seguirà settimanalmente. La famiglia affidataria aderisce al programma a titolo totalmente gratuito e volontario, noi ci occupiamo di tutte le spese mediche relative alla salute del cane, che è tenuto sempre sotto osservazione. Quando compie un anno ci viene restituito e segue un addestramento di 6 mesi, mattina e pomeriggio per alcune ore”.

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Il Centro Helen Keller

Il numero dei cani da addestrare dipende da quanti cuccioli con pedigree si riescono a reperire ma anche da quante famiglie sono disposte ad allevarlo e poi restituirlo. “Il regolamento è molto severo -dice Moreno Innocenti, direttore della scuola cani guida. Chi decide di educare il cane deve anche essere disposto a riconsegnarlo. C'è anche la possibilità che il cane risulti inadeguato alle esigenze di addestramento, allora in questo caso lo si affida ad un'altra famiglia in via definitiva.  Potenzialmente, qualsiasi famiglia messinese potrebbe rendersi volontaria a svolgere questo servizio”.

Il centro propone diversi corsi. Dall'Autonomia Personale, durante il quale il non-vedente impara a cucinare, vestirsi, orientarsi a casa e tante altre piccole cose della vita quotidiana, a quello di Informatica che termina con il conseguimento della patente europea per l'uso del pc. Si lavora anche sullo Sviluppo delle Abilità Manuali ed il corso è tenuto dal famoso scultore cieco Felice Tagliaferri.

Ma ci sono anche i corsi di Orientamento e Mobilità sulla neve e di Pedagogia Nautica, che oltre al miglioramento della capacità motoria puntano affinché ciò avvenga tramite attività divertenti e che contano mediamente una cinquantina di iscritti ogni anno.

Il problema dei finanziamenti si fa sempre più importante. Continua Terranova : ”Questo centro è il frutto di una legge e abbiamo prima dovuto creare un ambiente politico favorevole affinché ciò avesse luogo e il Parlamento Regionale Siciliano la attuasse. Il finanziamento che percepiamo è pari a un milione di euro, anche se si vorrebbero effettuare dei tagli. L'anno scorso sono stati decurtati 100 mila euro, quest'anno 60 mila, ma noi lottiamo da anni affinché non ce li tolgano. Ovviamente, questo genere di finanziamenti risente di logiche clientelari ma noi facciamo di tutto perché si capisca l'importanza del nostro operato”.

Il Centro ha la necessità di attingere a tutte le risorse possibili per continuare a svolgere un lavoro che unisce professionalità e grande spirito di servizio. Garantire pari opportunità di non-vedenti e ipovedenti non può dirsi un obiettivo marginale ed è certamente un'esigenza sociale a cui non si può venir meno.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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