E sulla caserma arriva l’interrogazione di Libero Gioveni

Caserma di BisconteSul futuro della caserma di Bisconte arriva l'interrogazione di Libero Gioveni. Dopo l'inchiesta pubblicata sabato scorso dal nostro giornale in merito all'ipotesi di trasformare questa struttura in un punto d'emergenza da destinare alla Protezione Civile in caso di emergenza o calamità naturali, il consigliere UDC della III Circoscrizione ha presentato un'interrogazione al sindaco Buzzanca e all'assessore Corvaja per “conoscere, in modo chiaro ed inequivocabile i reali intendimenti dell'amministrazione sull'opportunità concreta e certamente vitale di appropriarsi di queste nuove e preziose vaste aree da destinare alle più disparate finalità”.

Nel documento Gioveni sottolinea come “il 15 maggio scorso il sig. assessore all'Urbanistica si presentò in Consiglio Comunale (e al Consiglio Circoscrizionale il successivo 11 giugno) illustrando la corposa delibera relativa alle linee guida del nuovo Piano Regolatore Generale che prevede, tra le altre cose, il recupero della cosiddetta “città negata”, ossia l'acquisizione di quelle importanti e vaste porzioni di territorio da sempre destinate ad altre finalità, come la zona falcata, le aree FS dismesse oppure le vaste aree militari in procinto di essere cedute del tutto dal Demanio Militare. Fra queste ultime -prosegue il consigliere del III Quartiere- la classica parte del leone la fa senz'altro l'immensa ex caserma del villaggio Bisconte che nella delibera del nuovo PRG è stata destinata a centro della Protezione Civile per realizzare alloggi di emergenza in caso di eventi calamitosi.

Ed è proprio qui che si rivela quanto mai stravagante la proposta in quanto, da un'indagine giornalistica condotta di recente con tanto di report fotografico, si evince che tutti gli stabili presenti nell'area sono di fatto pericolanti e qualcuno anche inagibile, tant'è che i muri perimetrali dei locali sono sostenuti da grossi puntelli o delimitati da nastro rosso, col serio rischio anche per chi attualmente ci lavora.

Come si fa, quindi, a mettere da un lato al riparo una popolazione eventualmente colpita da una calamità e dall'altro a pregiudicarne l'incolumità con la possibile permanenza in fabbricati a rischio crollo? Appare tuttavia superfluo evidenziare l'importanza di definire una volta per tutte la questione alla luce anche di queste notizie e considerata inoltre la necessità di recuperare nuove importanti fette di territorio in una città certamente al collasso urbanistico.

Tale considerazione nasce anche dal fatto che entro settembre il Reparto Comando e Supporti Tattici “Aosta” rilascerà i locali del gruppo Caserme Bisconte all'11° Reparto Infrastrutture di Palermo. Quest'ultimo provvederà a stabilire contatti con l'Agenzia del Demanio per la cessione dell'area al demanio disponibile dello Stato e, a sua volta, l'Agenzia del Demanio provvederà all'assegnazione dell'area a chi ne farà richiesta.

Ecco perché -conclude Gioveni- è urgente che l'amministrazione faccia chiarezza sulla vicenda”.

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